cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 07:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Latte: Coldiretti, no obiezioni da Ue su etichetta origine

14 ottobre 2016 | 17.18
LETTURA: 4 minuti

Latte: Coldiretti, no obiezioni da Ue su etichetta origine

L'Italia festeggia lo 'storico' via libera europeo alla richiesta italiana di indicare obbligatoriamente l'origine del latte e dei prodotti affini, a cominciare dai formaggi. In occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio infatti Coldiretti ha segnalato come dall'Unione Europea non sia giunta nessuna obiezione facendo così scadere alle ore 24 del 13 ottobre i tre mesi dalla notifica previsti dal regolamento 1169 del 2011 quale termine per rispondere agli Stati membri che ritengono necessario adottare una nuova normativa in materia di informazioni sugli alimenti. Il provvedimento, fortemente sostenuto dalla Coldiretti, era stato annunciato dal premier Matteo Renzi e dal ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina in occasione della Giornata nazionale del latte Italiano a Milano, organizzata proprio dalla maggiore organizzazione degli imprenditori agricoli in Europa.

"Oggi festeggiamo la possibilità di avere finalmente l'origine obbligatoria del latte in tutta la filiera dei prodotti lattiero-caseari. E' un risultato storico" ha commentato il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo che sottolinea come questo "risultato importante dà garanzie ai consumatori che finalmente potranno capire su ogni confezione di latte e e di formaggio quale è l'origine della materia prima, quale è il paese dove è stato trasformato il prodotto".

"Ma c'è un fatto in più - aggiunge - abbiamo gli strumenti per far riconoscere agli allevatori il giusto prezzo del latte. Negli ultimi 5 mesi e mezzo da quando è stato annunciato l'impegno dell'Italia per l'etichettatura ad oggi il prezzo del latte fuori contratto, è salito del 71%, siamo, oltre i 40 centesimi". "Oggi ci sono tutte le condizioni per pagare bene e nel giusto modo gli allevatori senza far aumentare il costo per i consumatori" ha concluso Moncalvo.

Coldiretti ricorda le esigenze di trasparenza degli italiani che secondo la consultazione pubblica online del Ministero delle Politiche agricole, in più di 9 casi su 10, considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco (95%) e dei prodotti lattiero-caseari quali yogurt e formaggi (90,84%), mentre per oltre il 76% lo è per il latte a lunga conservazione. L'etichetta dovrà contenere alcune indicazioni:

a) “paese di mungitura: nome del paese nel quale è stato munto il latte”;

b) “paese di condizionamento: nome della nazione nella quale il latte è stato condizionato”

c) “paese di trasformazione: nome della nazione nella quale il latte è stato trasformato”;

Qualora il latte o il latte usato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari sia stato munto, condizionato e trasformato nello stesso paese, l’indicazione di origine può essere assolta - precisa la Coldiretti - con l’utilizzo della seguente dicitura: “origine del latte: nome del paese”.

Coldiretti ricorda l"’inganno del falso Made in Italy con tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia che sono stranieri, cosi come la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio riportarlo in etichetta”.

L' entrata in vigore è fissata 60 giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale e quindi - conclude la coldiretti - auspicabilmente dal primo gennaio 2017 come è stato previsto per un testo analogo in Francia.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza