cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 08:11
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Draghi a prolungamento Qe: "Non abbassare la guardia"

18 novembre 2016 | 16.48
LETTURA: 3 minuti

Draghi a prolungamento Qe:

La Bce continuerà a sostenere l'economia della zona euro con i suoi stimoli monetari. I banchieri centrali, si sa, non prediligono certo il linguaggio esplicito, ma il messaggio lanciato oggi dal presidente della Banca centrale europea suona chiaro in vista della prossima riunione del consiglio direttivo dell'Eurotower l'8 dicembre quando è atteso l'annuncio di un prolungamento del Qe oltre marzo del 2017.

"La Bce - ha sottolineato intervenendo all'European banking Congress a Francoforte - continuerà ad agire, come garantito, utilizzando tutti gli strumenti disponibili all'interno del suo mandato per assicurare una sostenuta convergenza dell'inflazione a livelli inferiori, ma vicini al 2%". E aggiunge: "Non possiamo abbassare la guardia".

Sull'andamento dell'inflazione il numero Uno dell'Eurotower ha spiegato che "nonostante la ripresa della crescita e dell'occupazione, il persistente l'output gap sta mantenendo deboli le dinamiche dell'inflazione". Dati alla mano, l'inflazione a ottobre era allo 0,5% e "anche se questo segna il livello più alto registrato in quasi due anni, resta molto al di sotto dell'obiettivo della Bce", ha rilevato Draghi, osservando che "anche se ci aspettiamo che l'inflazione continui ad aumentare nei prossimi mesi, gran parte di questo rialzo sarà dovuto a fattori statistici" e non ad un "rafforzamento costante della dinamica dei prezzi sottostanti".

Sulla ripresa della zona euro Draghi ha osservato come dipenda "ancora considerevolmente dalla politica monetaria accomodante. La ripresa del credito è facilitata da un settore bancario più resiliente, ma la spinta arriva dai nostri stimoli monetari". E, prosegue, "anche se ci sono molte tendenze incoraggianti, la ripresa resta ampiamente legata ad una costellazione di condizioni di finanziamento che, a loro volta, dipendono dal sostegno monetario continuato".

"Abbiamo tutte le ragioni per essere più sicuri della forza della ripresa di quanto non lo fossimo un anno fa, ma - avverte Draghi - non possiamo essere ottimisti sulle prospettive economiche".

Oltre ai rischi geopolitici che restano prevalenti, conclude, "ci sono infatti tre fattori che richiedono cautela: la redditività delle banche dell'area dell'euro, la relativa debolezza della dinamica dell'inflazione e la dipendenza della ripresa in materia di politica monetaria accomodante".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza