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Banche, dagli azionisti ai correntisti: ecco chi rischia e chi è al riparo

23 dicembre 2016 | 10.57
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Banche, dagli azionisti ai correntisti: ecco chi rischia e chi è al riparo

Fallito il tentativo di salvataggio del Monte dei Paschi di Siena, ora scende in campo lo Stato. Il governo nella notte ha varato un decreto salva banche, che "dispone la creazione di un fondo con una dotazione di 20 miliardi di euro, al quale il Governo potrà attingere per i singoli interventi sul capitale e sulla liquidità''. Ma quali sono gli scenari che si prospettano ora per azionisti, obbligazionisti e correntisti?

I CORRENTISTI - Chi possiede un conto corrente con giacenza fino a 100mila euro non viene coinvolto nella crisi bancaria. Solo nel caso di 'bail-in', (il salvataggio interno a carico di azionisti, correntisti e obbligazionisti), ai correntisti con depositi superiori ai 100mila euro viene intaccata la parte che supera tale soglia. In questo caso, i correntisti contribuiscono alle perdite solo dopo azionisti e obbligazionisti. Anche chi è titolare di una cassetta di sicurezza o di un conto titoli non corre rischi.

GLI AZIONISTI - Gli azionisti ono quelli che rischiano di più, anche in caso di intervento da parte dello Stato, per effetto del 'burden-sharing', ossia l'obbligo di condivisione del rischio con conseguente decurtazione del valore dei titoli.

OBBLIGAZIONISTI SUBORDINATI - Anche gli obbligazionisti subordinati, ossia quelli che hanno sottoscritto titoli con un rendimento più alto ma con minori garanzie, sono penalizzati. In caso di ricapitalizzazione da parte dello Stato, che comporta la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni, la banca potrebbe offrire obbligazioni non subordinate in cambio delle azioni frutto della conversione. "Coloro che inizialmente detengono obbligazioni subordinate - spiega il Governo - si troverebbero quindi a possedere" obbligazioni ordinarie. Per essere rimborsati i titolari di bond subordinati non devono dimostrare di essere stati raggirati al momento in cui è avvenuta la vendita.

OBBLIGAZIONISTI SENIOR - Gli obbligazionisti senior sono quelli con più garanzie. Il loro coinvolgimento scatta solo in caso di 'bail-in', ipotesi esclusa nel caso di Mps. Anche con la procedura 'burden sharing' gli obbligazionisti senior non corrono rischi.

LE 'GOOD BANK' - L'intervento dello Stato, che prevede l'aumento del debito pubblico fino a 20 miliardi, potrebbe essere applicato anche alle quattro 'good bank', nate in seguito alla risoluzione di CariChieti, CariFerrara, Banca Etruria e Banca Marche.

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