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Come non perdere i punti patente

07 febbraio 2017 | 09.14
LETTURA: 3 minuti

(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Quando arriva a casa una contravvenzione stradale, in molti casi si ha la possibilità di evitare la cosiddetta decurtazione dei punti dalla patente, si legge su laleggepertutti.it. Tale possibilità è del tutto legittima e non viola la Costituzione, stando a una recentissima ordinanza della Corte Costituzionale pronunciatasi proprio a riguardo. Per cui, se hai presto una multa e ti stai domandando come non perdere i punti della patente la soluzione c’è ed è pienamente legale.

Quando l’automobilista commette un’infrazione al codice della strada e il verbale non gli può essere contestato nell’immediatezza - perché magari la circolazione avviene su una strada ad alto scorrimento o perché l’infrazione è stata captata da una fotocamera montata sul semaforo o sull’autovelox - la polizia invia la multa a casa del proprietario dell’automobile. Poiché non è detto che sia stato quest’ultimo l’effettivo responsabile della violazione del codice della strada (circostanza che la polizia, non avendolo fermato immediatamente, non è in grado ancora di sapere), il proprietario del mezzo, oltre a dover pagare la contravvenzione, è tenuto, entro 60 giorni, a comunicare il nominativo e i dati della patente dell’effettivo conducente; solo nei confronti di quest’ultimo verranno sottratti i punti.

Ma se la comunicazione dei dati non viene fornita, il titolare dell’auto subisce una seconda multa, pari a 286 euro, per non aver collaborato con la polizia e non aver indicato gli estremi del conducente. Per cui, se l’effettivo conducente è anche il proprietario del mezzo, per questi si aprono due possibilità:

- pagare la multa e comunicare i propri dati alla polizia, dichiarando di essere stato l’effettivo conducente: in tal caso egli non subisce la seconda multa di 286 euro, ma perde i punti della patente;

- pagare la multa e non comunicare i dati alla polizia del conducente: in tal caso, si riceverà la seconda multa da 286 euro, ma non si subirà la decurtazione dei punti.

Quindi, chi vuole evitare di perdere i punti dalla patente ed è disposto a pagare 286 euro per mantenere intatta la propria licenza di guida, può liberamente farlo. Questo sistema, a detta della Corte Costituzionale, non è né ingiusto, né viola il principio di uguaglianza dei cittadini, benché favorisca chi ha la possibilità economica rispetto a chi, invece, non potendo sostenere una seconda multa, è costretto a comunicare i dati della propria patente. Si salva la patente, ma l’entità della somma è tale da consentirlo solo a chi può permettersi di pagarla. Il che, comunque, rende questo sistema particolarmente utile quando si dispone di pochi punti e non si ha il tempo di recarsi a un’autoscuola per i corsi di recupero dei punti. Secondo la Consulta, dunque, è legittimo rimanere anonimi, evitando la sottrazione dei punti a condizione di essere disposti a pagare la sanzione di 286 euro prevista dal codice della strada per omessa comunicazione del conducente quando si riceve un verbale d’infrazione.

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