Tempi più lunghi per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti di Alitalia. Sarebbe questa la proposta avanzata dalla compagnia nel corso del confronto con le organizzazioni sindacali, che si è riaperto questa mattina. secondo fonti presenti all'incontro, la compagnia si sarebbe detta disponibile a ritirare il regolamento aziendale, che sarebbe entrato in vigore dal primo marzo prossimo in assenza di un accordo sul rinnovo del ccnl, prevedendo l'ultrattività del contratto scaduto il 31 dicembre scorso, a condizione però che venga fissata una nuova scadenza. È da sciogliere, inoltre, il nodo del blocco degli scatti di anzianità applicato dall'azienda dal primo gennaio.
Il confronto è articolato su due tavoli: uno con le organizzazioni di categoria Filt Cgil, Fit Cis, Uiltrasporti e Ugl , e l'altro con le associazioni professionali Anpac e Anpav e Usb. Dopo uno scambio di documenti, le parti hanno deciso una pausa.
Massima la cautela dei sindacati prima dell'incontro. "Pare ci siano buone prospettive. Speriamo e chiediamo il ritiro di tutti gli atti unilaterali. È da qui che si può ripartire", dichiara il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi.
"Non ho la minima sensazione. Dopo lo sciopero di ieri - dice il segretario nazionale della Filt Nino Cortorillo - spero che ci sia stata una riflessione, che questa riflessione sia servita e che non ci ripresentino, magari in forma edulcorata, cose che invece devono essere rimosse".
Anche per il segretario nazionale della Fit, Emiliano Fiorentino, "bisogna tornare indietro al 31 dicembre scorso e ripartire da lì. Siamo disponibili a metterci seduti al tavolo e valutare, comunque - sottolinea- non possiamo discutere di contratto senza conoscere piano ed esuberi, i cui numeri leggiamo sui giornali". Quanto al modello contrattuale di Ryanair, "non è un contratto applicabile in Alitalia", taglio corto Fiorentino.
