Un primario studio legale indipendente Usa "ha confermato le conclusioni già raggiunte nel 2015, precisando che non sono emerse evidenze di condotte corruttive in relazione alla transazione del 2011 di Eni e Shell con il governo nigeriano per l'acquisizione della licenza OPL 245 in Nigeria". E' quanto sostiene l'Eni in una nota.
Il Consiglio di Amministrazione oggi ha preso atto dell'esito di queste ulteriori verifiche forensi. Le verifiche hanno preso in esame i nuovi atti e la ulteriore documentazione rinvenienti dalla chiusura delle indagini della Procura di Milano nel dicembre 2016.
Il Consiglio di Amministrazione ribadisce "la massima fiducia sulla estraneità di Eni e dell’Amministratore Delegato Claudio Descalzi alle presunte condotte illecite oggetto di indagine".