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Sky, accordo azienda-sindacato: giornalisti a Milano da 1 novembre

06 aprile 2017 | 18.35
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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E’ stato siglato nel pomeriggio l’accordo per i giornalisti nell’ambito della trattativa sul piano di riorganizzazione di Sky Italia che prevede tra l’altro il trasferimento della gran parte della redazione di SkyTG24 da Roma a Milano. La trattativa, aperta con l’annuncio dell’azienda il 17 gennaio scorso, "porta ad un risultato positivo e condiviso" afferma Sky.

L’accordo, votato ieri a larga maggioranza dall’assemblea dei giornalisti e firmato oggi anche da Fnsi e dalle Associazioni della Stampa di Milano e Roma, definisce la data per lo spostamento delle trasmissioni di Skytg24 a Milano al 1 novembre 2017 e accoglie le proposte di Sky Italia per il sostegno alle persone coinvolte.

"Si è dunque raggiunto l’obiettivo auspicato fin dall’annuncio da parte di Sky, che aveva proposto un approccio volto ad evitare azioni unilaterali, identificando la strada delle adesioni individuali ai contenuti discussi collettivamente con i rappresentanti dei giornalisti" si legge nella nota.

Le misure individuate, sottolinea Sky, largamente migliorative rispetto ai trattamenti normativi, riguardano sia il trasferimento sia l’impatto sull’organico determinato dalla cessazione di alcune, limitate attività. Per quanto riguarda gli spostamenti da Roma a Milano, l’azienda offrirà un supporto economico per un periodo che copre quasi tre anni, oltre a servizi dedicati e misure organizzative volte ad agevolare la transizione conciliando l’attività lavorativa con le esigenze familiari.

Per quanto riguarda le attività cessanti, nei prossimi mesi l’azienda si impegna a mettere in campo ogni possibile iniziativa volta a riallocare internamente i giornalisti con una serie di soluzioni mirate alla ricollocazione interna, oltre ad offrire numerose altre misure di supporto tra cui anche l’eventuale ricollocazione esterna.

Nel frattempo, l’azienda ha iniziato i colloqui individuali anche con il personale non giornalistico, al quale intende offrire analoghe condizioni individuali rispetto a quelle concordate con i giornalisti. A valle di questa verifica con tutti i lavoratori coinvolti, preliminare anche alla definizione di ulteriori ipotesi di ricollocazione interna a seguito di chi non vorrà trasferirsi, l’azienda verificherà l’adesione complessiva al piano su base volontaria, con disponibilità a confrontarsi anche con le organizzazioni sindacali di impiegati e quadri.

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