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Al via 730 precompilato, caricati 800 milioni di dati per 101 miliardi di spese agevolabili

15 aprile 2017 | 13.22
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730 precompilato al via. Il 18 aprile si parte e l'Agenzia delle Entrate ha già caricato oltre 800 milioni di dati per 101,8 miliardi di euro di spese agevolabili che danno diritto ad uno sconto fiscale. A fare il punto con l'Adnkronos sulla presentazione della prossima dichiarazione dei redditi è il direttore Servizi ai contribuenti dell'Agenzia Paolo Savini. "Il nostro obiettivo -spiega- è quello di spingere sempre più contribuenti ad adempiere all'obbligo dichiarativo utilizzando il modello precompilato predisposto dall'Agenzia. Già l'anno scorso hanno fatto a meno degli intermediari oltre 2 milioni di contribuenti. Quest'anno puntiamo a incrementare significativamente il numero. Chi utilizza il modello precompilato oltre a risparmiare le spese per l'assistenza fiscale non subirà controlli documentali".

Degli oltre 800 milioni di dati caricati 690 milioni di documenti fiscali sono relativi a spese sanitarie, compresi gli scontrini dei farmaci da banco, per un controvalore di circa 29 miliardi di euro; circa 94 milioni di dati relativi a premi assicurativi per 2,7 mld; più di 7 milioni e 600mila bonifici per ristrutturazioni, arredo e risparmio energetico per 27,8 mld. E ancora: oltre 8 milioni di interessi passivi sui mutui contratti dagli italiani per 10 mld; circa 5 milioni e 600 mila dati relativi a ristrutturazioni condominiali comunicati dagli amministratori di condominio per 3,8 mld, una new entry 2017, quasi 4 milioni e mezzo di dati relativi a contributi previdenziali per 18 mld.

Tra gli altri dati precaricati dal fisco ci saranno anche, in ordine di frequenza, quelli relativi alla previdenza complementare (4.051.405 di dati per 5,2 mld), le spese universitarie (3.421.065 di dati per 2,7 mld), i contributi per i lavoratori domestici (3.335.933 di dati per 700 milioni), le spese funebri (629.244 per 1,5 mld) e i rimborsi delle spese universitarie comunicati per la prima volta dagli enti per il diritto allo studio (36.369 per 7 milioni).

Scadenze. A partire dal 18 aprile, dunque, i contribuenti potranno visualizzare il modello predisposto dal Fisco, l’elenco delle informazioni e le relative fonti informative. Dal 2 maggio al 24 luglio sarà invece possibile fare modifiche o integrazioni e spedire la dichiarazione 730. Il 30 giugno è l'ultimo giorno utile per il versamento di saldo e primo acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d'imposta o con modello Redditi. Il 31 luglio ultimo giorno utile per il versamento, con la maggiorazione dello 0,40 per cento a titolo di interesse, di saldo e primo acconto per i contribuenti con 730 senza sostituto d'imposta o con modello Redditi.

Il 2 ottobre ultimo giorno utile per comunicare al sostituto d'imposta di non voler effettuare il secondo o unico acconto dell'Irpef o di volerlo effettuare in misura inferiore. Sempre il 2 ottobre scade il termine per la presentazione del modello Redditi precompilato e per inviare il modello Redditi correttivo del 730. Il 25 ottobre ultimo giorno utile per presentare un modello 730 integrativo, possibile solo se l'integrazione comporta un maggiore credito, un minor debito o un'imposta invariata. La presentazione può essere fatta solo tramite Caf o professionista abilitato.

I vantaggi della precompilata. Confermati i benefici già previsti lo scorso anno sia per chi accetta direttamente online, senza modifiche, il proprio 730 precompilato sia per chi si rivolge a un Caf o a un intermediario: nel primo caso sono esclusi eventuali controlli documentali dell’Agenzia mentre nel secondo caso i cittadini non dovranno più conservare scontrini e ricevute delle spese poiché il Fisco li chiederà esclusivamente agli intermediari (vantaggi che si applicano ai contribuenti che presenteranno il 730 precompilato e non anche a coloro che utilizzeranno il modello Redditi precompilato).

Non solo: grazie alle spese che danno diritto agli sconti fiscali già caricate nel modello, la precompilata restituisce un quadro abbastanza completo delle detrazioni e deduzioni spettanti e potrà fungere quindi da utile promemoria per i contribuenti. Resta fermo, naturalmente, l’obbligo di conservare la documentazione in caso di dichiarazione modificata. Per conoscere in dettaglio tutti i vantaggi della precompilata e trovare le risposte a eventuali dubbi dallo scorso 4 aprile è disponibile il sito di assistenza dedicato - https://infoprecompilata.agenziaentrate.it.

Come accedere alla dichiarazione. Per visualizzare il proprio modello 730 o il modello Redditi, basta entrare nell’area riservata del sito delle Entrate, www.agenziaentrate.gov.it e inserire il nome utente, la password e il pin dei servizi online dell’Agenzia. Anche quest’anno è possibile accedere direttamente on line alla propria dichiarazione precompilata non solo con le credenziali dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, ma anche con il Pin rilasciato dall’Inps, tramite il Sistema pubblico per l’identità digitale (Spid) e con le credenziali di tipo dispositivo rilasciate dal Sistema Informativo di gestione e amministrazione del personale della pubblica amministrazione (NoiPA). Infine, i contribuenti possono accedere alla dichiarazione precompilata utilizzando la Carta Nazionale dei Servizi.

Cosa fare. Innanzitutto bisogna verificare se si ha bisogno di abilitarsi per accedere alla precompilata con le credenziali dell’Agenzia delle Entrate o con le altre credenziali. Una volta abilitati, a partire dal 18 aprile, si potrà accedere alla propria dichiarazione precompilata e visualizzare la homepage. Dopo aver scelto il proprio modello di dichiarazione (730 o Redditi web Redditi online), si potrà controllare direttamente i dati precompilati e, se sono completi, accettare la dichiarazione e inviarla; in caso contrario, si potrà modificarli e/o integrarli prima dell’invio.

Quest'anno, oltre a visualizzare, accettare (nel caso del modello 730), modificare, integrare e inviare la dichiarazione precompilata 2017, è possibile consultare e se necessario correggere la dichiarazione precompilata 2016, purché sia stata inviata tramite l'applicazione web. Per le eventuali modifiche della dichiarazione precompilata 2016 i contribuenti dovranno utilizzare il modello Unico 2016 integrativo, disponibile online.

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