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Auto immatricolata all'estero, assicurazione non serve

09 maggio 2017 | 06.55
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(Fotogramma)
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Se l'auto è immatricolata all'estero, l'assicurazione non è obbligatoria. E poco importa se il veicolo non risulta assicurato nemmeno nello stato di provenienza. E' il quadro delineato dal ministero dell'Interno, come ricorda laleggepertutti.it, con il parere 300/a/2792/17/124/9 dello scorso 3 aprile.

Secondo la nota, alcuni veicoli immatricolati all’estero -in particolare in una trentina di paesi europei- possono circolare temporaneamente in Italia usufruendo della cosiddetta 'assicurazione virtuale' in forza della quale l’auto risulta comunque coperta in caso di incidente stradale. E tale copertura virtuale prosegue anche se il mezzo diventa continuativamente stazionante in Italia. Per i veicoli immatricolati in un determinato gruppo di paesi, osserva laleggepertutti.it, "si ritiene esclusa l’applicazione delle sanzioni previste dal codice della strada in caso di auto circolante senza assicurazione, anche quando sia accertato che il veicolo immatricolato in uno dei suddetti Paesi sia effettivamente sprovvisto di copertura assicurativa".

Stesso epilogo se viene accertato che il veicolo circoli sul territorio dello Stato da più di un anno e non si sia proceduto alla sua 'nazionalizzazione' attraverso immatricolazione.

Per circa 40 nazioni, quindi, l’assicurazione obbligatoria sulla responsabilità civile da incidente stradale viene assolta virtualmente. Questo criterio non è però applicabile a tutte le auto straniere. Se il mezzo è stato immatricolato in uno Stato estero diverso da quelli che hanno aderito al meccanismo della copertura automatica, l’obbligo -rileva la leggepertutti.it- è assolto con l’esibizione della carta verde emessa dall’ufficio nazionale di assicurazione estero e accettata dall’ufficio centrale italiano. In caso di incidente con un’auto munita di carta verde o automaticamente coperta con l’apposizione della targa, sarà l'ufficio centrale italiano a provvedere alla liquidazione di eventuali danni.

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