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Web tax, Simontacchi: "No a rattoppi, serve soluzione globale"

17 maggio 2017 | 20.13
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No alle misure dal fiato corto per tassare i colossi di internet: sulla web tax serve "una soluzione" strutturale, "condivisa a livello globale". In un'intervista all'Adnkronos Stefano Simontacchi, managing partner dello studio BonelliErede, e autore di una proposta sul tema, sollecita interventi per evitare l'evasione/elusione fiscale dei giganti dell'high tech che costa ai governi del pianeta tra i 100 e i 250 mld di mancato gettito, secondo le ultime stime Ocse. E sulla proposta del presidente della Commissione Bilancio alla Camera Francesco Boccia avverte: "rischia di tradursi in una minaccia" per le imprese del settore.

"Urge trovare soluzione condivisa - sottolinea - internazionale, di lungo periodo e non limitarsi a mettere toppe che ogni due anni si riveleranno inadeguate".

Esperto di fiscalità internazionale e direttore del Transfer pricing research center di Leiden, Simontacchi ha formulato una proposta in merito. "L'unica strada percorribile in modo coordinato a livello di singoli paesi e' spostarci dal prelievo diretto a quello indiretto, tassando il consumo dunque" ma "a livello mondiale e coordinato". E sul rischio di deprimere i consumi insiste: "la condizione infatti è che venga fatta a livello mondiale e coordinato, un regime stabile, uguale per tutti".

"Oggi - spiega - ci troviamo alle prese con norme anacronistiche, che risalgono a un secolo fa e dunque non possono più rispondere ai cambiamenti radicali dell'economia con l'avvento di internet". Simontacchi esprime perplessità sulle varie soluzioni discusse alle Camere. "La presunzione di stabile organizzazione 'non vincibile' e' a mio avviso in contrasto con i trattati internazionali ed europei". E sulla proposta del parlamentare Pd Francesco Boccia osserva: "rischia di tradursi in una minaccia più che un'opportunità per le imprese del settore".

Non appare inoltre praticabile la proposta Usa per la bit tax per legare la tassazione ai byte, per il profilo potenzialmente discriminatorio. "Non è equa - taglia corto l'avvocato - servirebbero molti aggiustamenti".

Il dibattito per una web tax condivisa globalmente è' stato avviato, come dimostrano i progressi all'ultimo G7 finanziario di Bari sotto la presidenza di turno del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ma la strada è ancora lunga. "Va ripensato il sistema a livello globale, cosa non è facile - riconosce Simontacchi - finche' ognuno fa i propri interessi".

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