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Alitalia, tutte le tappe

06 giugno 2017 | 11.45
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Alitalia scopre le carte. Sono 32, al momento, le manifestazioni di interesse per la compagnia aerea, come ha affermato uno dei Commissari straordinari della compagnia aerea, Stefano Paleari, parlando a margine della presentazione del rapporto Enac. Al momento, però, salvo le prime indiscrezioni che indicano nella rosa degli acquirenti l'americana Delta Airlines, resta il massimo riserbo sul nome dei possibili investitori.

Ma come si è arrivati alla situazione attuale? Sul sito della Camera, nella sezione dedicata al disegno di legge 4452 - presentato il 2 maggio e il cui iter in commissione Trasporti è iniziato il 10 - è possibile consultare un documento (con data 8 maggio) dal titolo 'Misure urgenti per assicurare la continuità del servizio svolto da Alitalia' (D.L. 55 / A.C. 4452).

Nel file PDF, scaricabile nella sezione 'Dossier' (LEGGI), è così possibile seguire tutti gli interventi normativi a partire dal 2008 messi in campo per Alitalia.

GLI INTERVENTI NORMATIVI DEL 2008 - Nella XVI legislatura, con una serie di interventi normativi finalizzati alla ristrutturazione dell'azienda, in particolare il decreto-legge n. 80/2008, il D.L. n.97/2008 e il D.L. n.134/2008, fu affrontata la crisi di Alitalia. Con il decreto-legge n. 80/2008, il Governo ha disposto l'erogazione di un prestito a breve termine di 300 milioni di euro, da utilizzare per coprire le perdite, al fine dichiarato di salvaguardare per 12 mesi la continuità aziendale di Alitalia, assicurando le risorse necessarie al possibile risanamento ed escludendo, in tale lasso temporale, il ricorso ad ipotesi di liquidazione.

Il decreto-legge 97/2008 ha quindi previsto che, per salvaguardare interessi pubblici di particolare rilevanza, e in deroga a quanto disposto dalla allora vigente normativa, il Consiglio dei ministri, con propria delibera, potesse individuare uno o più soggetti qualificati (advisor) che, anche nell'interesse di Alitalia-Linee aeree italiane S.p.a., promuovessero in esclusiva, per conto terzi o anche in proprio, la presentazione di un'offerta all'azionista o alla società, finalizzata ad acquisire il controllo di Alitalia entro il termine indicato nella stessa delibera (la norma venne poi inserita, in sede di conversione del decreto-legge 80/2008 all'articolo 1-bis del medesimo provvedimento).

Con il decreto-legge 134/2008 sono state poi introdotte apposite modifiche al decreto-legge 347/2003 (legge Marzano), in materia di ristrutturazione industriale di grandi imprese. Il decreto-legge 134/2008 ha esteso l'applicazione della speciale disciplina prevista per le imprese in stato di insolvenza che intendano avvalersi della procedura di ristrutturazione economica e finanziaria, anche alle imprese che decidessero la cessione dei complessi aziendali, disponendo che, per le imprese operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali, il provvedimento di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria fosse adottato con decreto del Presidente del Consiglio. Derogando alla vigente normativa, il decreto ha previsto inoltre, per le imprese operanti nei settori dei servizi pubblici essenziali, che il commissario straordinario procedesse ad individuare l'acquirente a trattativa privata, tra i soggetti che garantissero la continuità nel medio periodo del relativo servizio, la rapidità dell'intervento e il rispetto dei requisiti. Il prezzo di cessione non poteva comunque essere inferiore a quello di mercato, secondo una valutazione rimessa ad un soggetto indipendente.

CESSIONE DI ALITALIA ALLA COMPAGNIA AEREA ITALIANA-CAI (2009) - La compagnia è stata quindi ammessa alle procedure di amministrazione straordinaria e la Compagnia Aerea Italiana (CAI) ne ha rilevato il marchio e le attività. E' stata così creata la nuova Alitalia-CAI S.p.A, che ha avviato la propria attività nel gennaio 2009. A seguito dell'entrata in vigore del decreto-legge n. 134/2008, infatti, il consiglio di amministrazione di Alitalia ha chiesto l'ammissione alle procedure di amministrazione straordinaria ed ha presentato istanza al tribunale di Roma per la dichiarazione di insolvenza. Nella stessa giornata il Governo ha proceduto alla nomina del commissario straordinario. Era stata intanto costituita da alcuni imprenditori e gruppi bancari italiani la Compagnia Aerea Italiana (CAI) con lo scopo di rilevare il marchio e le attività di Alitalia e di Air One.

Le trattative si sono concluse il 12 dicembre 2008 con l'acquisto della titolarità del marchio Alitalia e dei principali asset aziendali da parte della CAI. Il complesso di beni e risorse non trasferiti alla nuova compagnia ("bad company") è rimasto soggetto all'amministrazione straordinaria del commissario nominato dal Governo. Per quanto riguarda i diritti dei creditori, il decreto 134/2008 ha previsto per i piccoli azionisti il ricorso al fondo conti dormienti, mentre il decreto-legge n. 5/2009 ha istituito un fondo per il rimborso dei titoli obbligazionari, con una dotazione di 100 milioni per l'anno 2012. In merito alla attuazione di tali disposizioni, il Governo, rispondendo a una serie di interrogazioni, ha fornito chiarimenti nella seduta della Commissione trasporti della Camera del 27 maggio 2009.

Ulteriori misure in favore dei creditori sono state introdotte con il decreto-legge 78/2009. In particolare, si è previsto per il rimborso per i titolari di obbligazioni Alitalia il prezzo medio di borsa dell'ultimo mese di negoziazione. Si è riconosciuto, inoltre, anche agli azionisti Alitalia, la possibilità di cedere i propri titoli, per un importo fissato al 50% del prezzo medio di borsa. Il limite massimo del rimborso è stato stabilito in 100.000 euro per ciascun obbligazionista e in 50.000 euro per ciascun azionista.

L'art. 2, commi 20-quater e 20-quinquies, del decreto legge n. 95/2012 (c.d. spending review) ha poi fissato un tetto ai compensi degli amministratori e dei dipendenti delle società partecipate dal Ministero dell'economia e delle finanze, tra cui rientrava anche Alitalia in amministrazione straordinaria, in misura pari al trattamento economico del Primo presidente della Corte di Cassazione.

La nuova Alitalia-CAI S.p.A., nata alla fine del 2008 ed operativa dal gennaio 2009 è una società per azioni di diritto italiano, a capo dell'omonimo gruppo. Nell'ambito del processo di riassetto di Alitalia è avvenuta inoltre la fusione della stessa con la compagnia aerea AirOne .Il capitale azionario della nuova Alitalia è risultato frazionato tra oltre 20 società; la partecipazione più rilevante era detenuta da Air France-KLM S.A. (25%), seguivano le partecipazioni di FIRE S.p.A. (11% circa), Intesa San Paolo S.p.A. (9% circa), Atlantia S.p.A. (9% circa) IMMSI S.p.A. (7%), T.H. S.A. (5% circa) Toto S.p.A. (5% circa). Alitalia non era controllata stabilmente da alcuno di tali soggetti, in quanto, in ragione delle disposizioni statutarie, nessun azionista esercitava, singolarmente o congiuntamente, una influenza determinante sulla società.

L'ATTIVITÀ E L'ANDAMENTO DI ALITALIA-CAI (2010-2013) - I primi anni di attività della nuova Alitalia - che ha effettuato i primi voli il 13 gennaio 2009 - hanno confermato l'orientamento verso una posizione di mercato diversificata rispetto a quella tradizionalmente perseguita dalla Compagnia, ed hanno visto l'andamento di seguito riportato. Nel corso del 2010, il Gruppo Alitalia ha registrato ricavi per 3.225 ml. di euro (+14,1%), 23,4 milioni di passeggeri trasportati (+7,4%) e un risultato operativo di -107 ml. di euro, in miglioramento di 167 ml. di euro rispetto al 2009. Il risultato netto è stato pari a -168 ml. euro, in progresso di 159 ml. di euro rispetto al 2009.

La crescita è stata trainata soprattutto dalle attività intercontinentali e internazionali, che hanno fatto registrare, rispettivamente, incrementi del 13,7% e 11,5% nel numero di passeggeri trasportati e del 32,9% e 15,3% in termini di ricavi. Nel 2011 il fatturato di Alitalia è stato di circa 3,4 miliardi a livello mondiale, di cui circa 1,4 miliardi a livello nazionale.

Il 25 ottobre 2012 il Consiglio di amministrazione di Alitalia-CAI, esaminando l'andamento del Gruppo nei primi tre trimestri del 2012 ha evidenziato una perdita netta di 173 milioni di euro (era di 201 milioni di euro al termine del primo semestre 2012) e un risultato operativo di -119 milioni di euro, rispetto a - 169 milioni dei primi sei mesi dell'anno. L'indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2012 era pari a 923 milioni di euro, in aumento di 61 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2012 (862 milioni). Sempre al 30 settembre la disponibilità liquida totale – comprensiva delle linee di credito non utilizzate - risultava pari a 300 milioni di euro, con una diminuzione di 67 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2012 (367 milioni).

Nel terzo trimestre 2012 il Gruppo Alitalia ha trasportato quasi 7,5 milioni di passeggeri, numero sostanzialmente invariato rispetto a quello dello stesso periodo del 2011. La quota di mercato del Gruppo Alitalia è rimasta stabile al 23% circa. Il load factor (tasso di riempimento degli aerei) si è attestato al 78%, con un miglioramento (+ 0,5 punti percentuali) rispetto allo stesso periodo del 2011, quando era stato del 77,5%.

Nel corso della riunione sono stati presentati i lineamenti del Piano Industriale 2013-2015, che individuava due pilastri fondamentali: il controllo dei costi per finanziare la crescita e lo sviluppo dei ricavi, con l'obiettivo di raggiungere l'utile operativo alla fine del 2013.

L'ACQUISIZIONE DI WINDJET - Il 18 luglio 2012 l'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha autorizzato l'acquisizione delle attività di WindJet da parte di Alitalia-CAI, subordinandola all'adozione di misure volte ad eliminare gli effetti anticoncorrenziali della concentrazione sulle rotte Catania-Milano, Palermo-Milano e Catania-Roma.

Per le quattro stagioni IATA successive alla stagione estiva 2012 è stato chiesto ad Alitalia di rilasciare i seguenti slot corrispondenti a voli operati da WindJet:

- fino a due coppie di slot sulla rotta Catania-Milano Linate;

- una coppia di slot sulla rotta Palermo-Milano Linate;

- fino a due coppie di slot sulla rotta Catania-Roma Fiumicino.

Per l'allocazione degli slot ceduti è stata prevista la gestione di un soggetto terzo (monitoring trustee), indipendente da Alitalia non esposto a conflitti di interesse con il compito di raccogliere le richieste dei vettori concorrenti (necessariamente privi di legami societari, finanziari e commerciali con Alitalia e non facenti parte dell'alleanza SKY-Team) per operare, per almeno quattro stagioni IATA, i voli sugli slot richiesti con vincolo di destinazione sulle corrispondenti rotte interessate. Per gli slot era prevista l'assegnazione dal monitoring trustee sulla base di una procedura comparativa che tenesse conto di una serie di requisiti dei potenziali acquirenti, quali i business plan, le caratteristiche del vettore, i piani commerciali e tariffari e l'ampiezza del network operato, anche con riguardo alla modalità di allocazione degli slot eventualmente detenuti sullo scalo oggetto della richiesta.

FINE DEL MONOPOLIO SULLA ROTTA ROMA-MILANO - L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con provvedimento dell'11 aprile 2012, ha imposto ad Alitalia-CAI di rimuovere entro il 28 ottobre 2012 la situazione di monopolio di Alitalia esistente sulla rotta Roma Fiumicino–Milano Linate . Alitalia ha presentato ricorso contro la decisione della Autorità Antitrust ma la decisione dell'AGCM è stata infine confermata, nel gennaio 2013, dal Consiglio di Stato.

La rimozione della posizione di monopolio si è tradotta nella cessione di otto slot, effettuata attraverso una procedura di selezione affidata alla società Nexia International, alla compagnia Easy-Jet. L'impegno prevede di operare sulla rotta Milano Linate-Roma per almeno sei stagioni IATA consecutive a partire dalla stagione invernale 2012/2013.

Nel 2013 il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A., del 31 ottobre 2013, ha approvato i risultati gestionali dei primi nove mesi del 2013 (1 gennaio - 30 settembre 2013), che hanno visto una diminuzione del 6% dei ricavi totali gestionali del periodo, un risultato operativo (Ebit) dei 9 mesi pari a -162 ml. €, un indebitamento finanziario netto gestionale pari a -813 ml. €.

L'AUMENTO DI CAPITALE DEL 2014 - Il 13 gennaio 2014 si è riunita l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti di Alitalia, a conclusione dell'aumento di capitale di 300 milioni di euro e della conversione del prestito obbligazionario per ulteriori 91.543.005 euro, per un totale di 391.543.005 euro. La nuova composizione dell'azionariato della Compagnia ha visto tra i principali soci: Intesa Sanpaolo (20,59%), Poste Italiane S.p.a. (19,48%), Unicredit (10,19%), Immsi (10,19%) Atlantia (7,44%) e AirFrance/KLM (7,08%).

Il 2 febbraio 2014 Alitalia ha comunicato l'esistenza di trattative avanzate con Etihad Airways, in particolare dello svolgimento della fase finale di un processo di due diligence volto all'investimento di Etihad Airways in Alitalia, ed ad affrontare e risolvere tutti i temi per la definizione di un adeguato piano industriale comune. Il 12 maggio 2014 si è riunito un tavolo convocato dal Governo sul caso Alitalia, nel quale il Governo, gli azionisti e le banche creditrici hanno convenuto che la trattativa con Ethiad dovesse proseguire e condurre ad un esito positivo. Sono stati esaminati i differenti aspetti del negoziato e delle richieste avanzate dalla società degli Emirati.

L'ACCORDO TRA ALITALIA ED ETIHAD AIRWAYS (2014)-NEW ALITALIA - Alitalia ed Etihad Airways hanno firmato l'8 agosto 2014 un accordo di partnership (Transaction Implementation Agreement) che ha portato alla creazione di una nuova impresa comune, New Alitalia, che ha rilevato le attività aeronautiche di Alitalia CAI. A seguito dell'accordo, CAI (Compagnia Aerea Italiana) detiene in Alitalia (Società Aerea Italiana), una quota di controllo pari al 51%. Il restante 49% delle azioni è di proprietà di Etihad Airways, compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti. La Commissione europea ha autorizzato il 14 novembre 2014 l'acquisizione, a determinate condizioni, del controllo comune di Alitalia da parte di CAI e di Etihad e a seguito di tale autorizzazione all'accordo, le Compagnie hanno proceduto al closing del loro accordo di partnership strategica.

La Commissione Ue ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del controllo comune di New Alitalia (Italia) da parte di Alitalia Compagnia Aerea Italiana S.p.A. ("Alitalia CAI", Italia) ed Etihad Airways PJSC ("Etihad", Emirati Arabi Uniti). La decisione è stata subordinata, in particolare, all'impegno assunto da Alitalia CAI ed Etihad di liberare alcuni slot a favore di nuovi operatori presso gli aeroporti di Roma Fiumicino e di Belgrado. La nuova impresa comune, New Alitalia ha rilevato le attività aeronautiche di Alitalia CAI garantendone la continuità operativa. Etihad ha acquisito il controllo esclusivo di Alitalia Loyalty S.p.A. (Italia), una controllata di Alitalia CAI che ne gestisce il programma frequent flyer.

L'accordo Alitalia ed Etihad Airways, completato a fine 2014, ha comportato i seguenti impegni finanziari per complessivi 1.758 milioni di euro:

- un investimento di 560 milioni di euro nel vettore italiano da parte di Etihad Airways, in modo da diventare azionista di minoranza, subordinatamente all'ottenimento dell'approvazione da parte delle Autorità regolatorie;

- Etihad Airways ha acquisito una quota di partecipazione in Alitalia del 49%, con un investimento di 387,5 milioni di euro. L'investimento complessivo vede 112,5 milioni di euro per l'acquisizione di una quota del 75% di Alitalia Loyalty SPV, il programma fedeltà della compagnia di bandiera, e l'acquisto da parte di Etihad Airways di cinque coppie di slot nell'aeroporto londinese di Heathrow per un valore di 60 milioni di euro, da riaffittare ad Alitalia a condizioni di mercato;

- un apporto di 300 milioni di euro da parte dei principali azionisti di Alitalia, tra cui Intesa San Paolo (88 mln di euro), Poste Italiane (75 mln di euro), Unicredit (63,5 mln di euro), Atlantia (51 mln di euro), Immsi (10 mln di euro), Pirelli (10 milioni di euro) e Gavio (2,5 mln di euro);

- 598 milioni di euro sotto forma di ristrutturazione del debito a breve e medio termine supportati dalle istituzioni finanziarie e le banche azioniste;

- 300 milioni di euro di nuove linee di credito accordate dalle istituzioni finanziarie italiane.

Il perfezionamento dell'investimento di capitale è stato subordinato, da un lato, al soddisfacimento da parte di Alitalia e dei suoi principali stakeholder pubblici e privati di alcune condizioni sospensive e, dall'altro, all'approvazione delle autorità.

LA NUOVA SOCIETÀ ALITALIA (2015-2017) - La nuova società Alitalia, partecipata da Ethiad Airways, operativa dal 1° gennaio 2015, ha un nuovo Cda con un mandato della durata di tre anni. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto da nove Consiglieri, sei membri del CdA nominati da Alitalia, tra cui il Presidente non esecutivo; l'Amministratore Delegato, designato congiuntamente da Alitalia e da Etihad Airways; tre Consiglieri nominati da Etihad, uno dei quali con la carica di Vice Presidente.

La composizione del Consiglio di Amministrazione è stata la seguente:

Luca Cordero di Montezemolo, Presidente non esecutivo (nominato da Alitalia)

James Hogan, Vice Presidente non esecutivo (nominato da Etihad)

Cramer Ball, Amministratore Delegato (nominato congiuntamente da Alitalia ed Etihad)

Roberto Colaninno, Consigliere non esecutivo e Presidente Onorario (nominato da Alitalia)

Giovanni Bisignani, Consigliere non esecutivo (nominato da Etihad)

Paolo Colombo, Consigliere non esecutivo (nominato da Alitalia)

Antonella Mansi, Consigliere non esecutivo (nominata da Alitalia – Consigliere indipendente)

Jean Pierre Mustier, Consigliere non esecutivo (nominato da Alitalia)

James Rigney, Consigliere non esecutivo (nominato da Etihad)

Alitalia ha quindi avviato un piano triennale di rilancio che, nel prevedere nuovi prodotti e servizi, aveva l'obiettivo del ritorno all'utile nel 2017. La ricapitalizzazione è stata finalizzata anche a consentire la possibilità di Alitalia di investire in nuove rotte a lungo raggio, di rivitalizzare il marchio, e di concentrarsi maggiormente sulla promozione del turismo e del commercio in Italia, salvaguardando i posti di lavoro in Italia. Nei primi 18 mesi di attività è stato realizzato l'avvio di nuove rotte intercontinentali, internazionali e domestiche.

I risultati di bilancio del 2015 hanno registrato una riduzione di 381 milioni di euro nelle perdite, che sono passate da -580 mln € a -199,1 mln €, in linea con gli obiettivi fissati nel piano industriale. I ricavi sono stati di 3.312,4 mln €, i passeggeri trasportati totali sono stati 22,1 milioni, il load factor (tasso di riempimento) è stato del 76,2%. Alitalia ha inoltre beneficiato del contributo, pari a € 235,4 milioni, dalle sue partnership in codeshare. La quota di mercato della Compagnia sui voli da e per l'Italia nel 2015, è cresciuta di quattro punti percentuali rispetto all'anno precedente, raggiungendo il 30%. Da gennaio 2015, Alitalia ha condiviso 450.000 passeggeri con Etihad Airways e più di 1,2 milioni con le compagnie aeree Etihad Airways Partners. Alitalia ha annunciato quindi di avere in programma nel 2016 investimenti per 400 milioni di euro: destinati all'ampliamento della flotta, al rinnovamento degli interni degli aerei, alla tecnologia e alle infrastrutture. La Compagnia ha aperto nuovi voli per destinazioni intercontinentali: Santiago del Cile da maggio, da giugno per Città del Messico e da luglio verso Pechino.

A ottobre 2016 il Ministro delle infrastrutture e trasporti, in risposta ad un'intervista rilasciata dal Vice Presidente Hogan, ha dichiarato che il Governo ha rispettato tutti i suoi impegni con Alitalia, operando per garantire le più idonee condizioni di sviluppo a beneficio delle compagnie aeree operanti sul territorio nazionale, tra cui Alitalia, seguita con particolare attenzione per l'importanza del partenariato bilaterale. Tra gli interventi ricordati, il prolungamento di tre anni del fondo speciale per il Trasporto Aereo, fino a tutto il 2018, misura che ha garantito l'assorbimento degli esuberi conseguenti alla crisi del settore.

A questo si sono aggiunti altri provvedimenti come la decontribuzione sull'indennità di imbarco per i passeggeri da scali domestici o la decontribuzione sulle indennità del personale di volo. Riguardo il decreto sulla liberalizzazione delle rotte sullo scalo di Linate, la Commissione Europea aveva richiesto all'Italia di notificare formalmente un nuovo decreto, in mancanza del quale sarebbe stata avviata una procedura di infrazione. La notifica era in corso di conclusione, nel rispetto della normativa e delle procedure europee e conservando l'approccio della liberalizzazione.

A gennaio 2017 i vertici di Alitalia e i rappresentanti degli azionisti e delle istituzioni finanziarie coinvolte hanno incontrato i Ministri dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e dei Trasporti per fare il punto sulla situazione dell'azienda e sulle prospettive future in vista della definizione dei dettagli del piano per il rilancio della compagnia. In tale occasione il Governo ha chiesto ad Alitalia di presentare un piano industriale dettagliato condiviso dagli azionisti, dalle banche e dalle istituzioni finanziarie creditrici.

Il 24 febbraio 2017 il MISE ha comunicato il raggiungimento di un'intesa tra i sindacati e l'azienda Alitalia, in cui si è ribadita la validità del Contratto nazionale scaduto il 31 dicembre 2016. La trattativa è proseguita su due tavoli, uno tra azienda e sindacati confederali, l'altro con le sigle professionali e gli autonomi.

Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia del 15 marzo 2017 ha approvato il piano di rilancio della Compagnia 2017-2021, presentato dall'Amministratore Delegato Cramer Ball. Il finanziamento del piano da parte degli azionisti è stato subordinato all'accordo con i sindacati sul nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e sulle misure relative al personale previste nel piano di rilancio. E' stato inoltre cooptato Luigi Gubitosi quale nuovo membro del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione di Roberto Colaninno.

ll Consiglio di Amministrazione di Alitalia dl 25 aprile 2017 ha preso atto della decisione dei propri dipendenti di non approvare il verbale di confronto firmato il 14 aprile tra l'azienda e le rappresentanze sindacali. Data l'impossibilità di procedere alla ricapitalizzazione, il Consiglio ha deciso di avviare le procedure previste dalla legge.

ll 2 maggio 2017 l'Assemblea degli azionisti di Alitalia ha preso atto dell'esito del referendum tra i propri dipendenti. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, preso atto della grave situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società, del venir meno del supporto dei Soci e dell'impraticabilità, in tempi brevi, di soluzioni alternative, ha deciso all'unanimità di presentare l'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria come disposto dalla legge.

Il 17 maggio 2017è stato pubblicato il bando per le manifestazioni di interesse per la vendita di Alitalia, con il quale nelle prossime ore, dopo l'apertura delle buste, si farà luce sul futuro della compagnia.

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