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Rottamazione cartelle, scatta fase 2

12 giugno 2017 | 10.01
LETTURA: 4 minuti

Rottamazione cartelle, scatta fase 2

Che succede alle cartelle di Equitalia una volta scaduti termini per aderire alla rottamazione? A fornire una risposta agli utenti ha pensato Equitalia, che sul proprio sito web elenca una serie di domande e risposte per chiarire alcuni aspetti della definizione agevolata. Se è vero, che l'ultimo giorno per aderire alla rottamazione è stata il 21 aprile scorso - ad eccezione dei residenti in uno dei Comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, per i quali le scadenze e i relativi termini sono prorogati di un anno - anche tutte le scadenze previste per la definizione agevolata, comprese quelle relative ai pagamenti sono prorogate di un anno.

COMUNICAZIONI ENTRO IL 15 GIUGNO - Equitalia, come previsto dalla legge, dovrà inviare a tutti coloro che hanno aderito una comunicazione entro il prossimo 15 giugno specificando: quali debiti rientrano effettivamente nella definizione agevolata, l'ammontare dell'importo dovuto e la scadenza delle eventuali rate. La comunicazione conterrà anche i relativi bollettini di pagamento.

Tutti coloro che entro il 21 aprile 2017 hanno aderito alla definizione agevolata ricevono - per ciascuna richiesta presentata - la comunicazione di Equitalia, come prevede il decreto legge n. 193/2016, convertito con modificazioni dalla Legge n. 225/2016. A partire dal prossimo 16 giugno copia della suddetta comunicazione sarà disponibile anche nell’area riservata del portale www.gruppoequitalia.it.

La comunicazione contiene informazioni in merito: all'accoglimento o eventuale rigetto della adesione, agli eventuali carichi di debiti che non possono rientrare nella definizione agevolata, all'importo/i da pagare, alla data/e entro cui effettuare il pagamento.

La comunicazione conterrà anche il/i bollettino/i di pagamento in base alla scelta che è stata effettuata al momento della compilazione del modulo DA1 e il modulo per l'eventuale addebito sul proprio conto corrente.

COME E DOVE PAGARE - La legge consente di pagare: in un'unica soluzione; a rate, da 1 fino a un massimo di 5. In quest'ultimo caso il 70% del dovuto sarà pagato nell’anno 2017 e il restante 30% nell'anno 2018. In entrambe le situazioni, la scadenza per il pagamento della prima rata è fissata nel mese di luglio 2017. Si può pagare con i bollettini RAV precompilati inviati da Equitalia, nel numero di rate richieste con il modello di dichiarazione DA1, rispettando le date di scadenza riportate sulla comunicazione.

È possibile pagare presso la propria banca, agli sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL, con il proprio internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a ITB e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale di Equitalia e con l'App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa e, infine, direttamente ai presso gli sportelli Equitalia.

SE NON PAGO O PAGO IN RITARDO? - La norma prevede che chi non paga anche solo una rata, oppure lo fa in misura ridotta o in ritardo, perde i benefici della definizione agevolata previsti dalla legge ed Equitalia riprenderà le attività di riscossione. Gli eventuali versamenti effettuati saranno comunque acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.

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