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Lo Stato mette in vendita 500 elicotteri

15 giugno 2017 | 17.40
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Lo Stato mette in vendita 500 elicotteri

Dalla polvere dei magazzini a una nuova vita sul mercato: circa 500 elicotteri in 5-10 anni, questi i termini generali e i tempi di attuazione previsti del piano di dismissione dei velivoli considerati non più indispensabili alle esigenze delle forze armate italiane che la Difesa ha in programma di realizzare con gli 'accordi quadro per la valorizzazione del surplus'. "Il nostro ragionamento -dice all'AdnKronos Gian Carlo Anselmino, direttore generale di Aid (Agenzia Industrie Difesa), società in house del ministero- parte dall'esigenza oggettiva, sollecitata in primis dalle stesse forze armate, di raggiungere un livello di economia di gestione. In questo senso, l'obiettivo è quello di massimizzare le risorse esistenti, mettendo in vendita quelle non più necessarie".

La valorizzazione sul mercato riguarderà elicotteri AgustaWestland Aw109, Ab412, Ab206, Ab212, Nh500 non solo delle forze armate ma anche di altri enti e amministrazioni statali come Vigili del fuoco, Capitanerie di porto e Polizia di Stato. La situazione attuale della flotta, infatti, fa registrare una crescente disponibilità di mezzi radiati, dichiarati fuori servizio o fuori uso. Il progetto Aid punta quindi a coinvolgere primarie aziende nazionali e a selezionare un network di aziende specializzate nelle attività di rimessa in servizio o smantellamento degli elicotteri.

Quanto agli acquirenti, "la tipologia classica comprenderà accordi governo-governo per la fornitura di mezzi all'estero. Poi, sulla base di intese specifiche, potranno essere coinvolte anche le aziende private. In quel caso, però -avverte Anselmino- sarà necessario valutare i costi derivanti dalla necessità di riconfigurare gli elicotteri da uso militare a uso civile".

Il progetto della Difesa, dicono da Aid, ha lo scopo di non far perdere valore a un capitale di mezzi ormai inutilizzato: il "parcheggio prolungato dei velivoli", infatti, "comporta un'ulteriore contrazione del loro valore ed eccessivo riempimento delle aree di stoccaggio".

Un primo 'accordo quadro', che comprenderà sia gli elicotteri della Difesa che quelli della pubblica amministrazione, è stato firmato oggi a Roma tra Aid e aziende partner come Leonardo, Babcock, Elitaliana e Mag. Il tenente generale Francesco Castrataro, Direttore degli Armamenti Terrestri, sottolinea "la sinergia e la complementarietà tra le direzioni tecniche l'Aid" in quello che si configura come "un balzo di qualità" nel progetto di valorizzazione dei beni della Difesa.

Anche per Daniele Romiti, managing director di Leonardo elicotteri, "l'accordo con Aid ha rilevanza strategica significativa" e "non è un punto di arrivo ma di partenza". Alla firma dell'accordo quadro, avvenuta oggi a Roma, erano presenti tra gli altri anche l'ammiraglio Matteo Bisceglia, Direttore degli Armamenti Navali (Navarm) e l'ammiraglio Paolo Treu, sottocapo di Stato Maggiore della Marina.

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