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Tlc, Pompei: "Fiber to the home arriverà in 15,8 milioni di unità immobiliari"

21 giugno 2017 | 16.48
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''Stiamo cercando di creare l'infrastruttura delle infrastrutture perché è quella che gestisce l'informazione''. Il valore dell'investimento complessivo del progetto 'fiber to the home' è di circa 6,5 miliardi di euro e darà lavoro a 15.000 persone. Lo afferma l'amministratore delegato di Open fiber, Tommaso Pompei, in audizione nelle commissioni Lavori pubblici e comunicazioni del Senato. ''Sia dal punto vista finanziario che da quello dell'impatto occupazionale è uno dei progetti di maggior rilievo del Paese'', sottolinea l'ad.

L'incremento della penetrazione della banda larga, osserva Pompei, è fondamentale per la crescita del Paese. Lo confermano anche le stima della Banca mondiale, secondo cui l'incremento del 10% della penetrazione della banda larga corrisponde a un aumento dell'1,3%-1,4% del pil. ''Questo giustifica l'attenzione a livello europeo e italiano per questo tipo di sviluppo''.

Open fiber ha già portato la ftth in più di 1,6 milioni di unità immobiliari. A cui bisogna sommare 9,6 milioni di case e uffici che, attraverso il primo bando di gara Infratel, sono interessate dal piano di cablaggio per le aree nere e grigie. Al cluster A e B si aggiunge il cluster C e D (aree bianche) con altre 4,6 milioni di unità immobiliari, per un totale 15,8 milioni. L'amministratore delegato di Open fiber ricorda che sono già stati avviati i cantieri del primo cluster nelle 10 città italiane più grandi, con l'eccezione di Roma; i contratti chiusi con ''importanti operatori'' sono 7 mentre contatti con altri 32 operatori sono in corso.

Per quanto riguarda il secondo cluster, invece, spiega Pompei, ''siamo risultati aggiudicatari e abbiamo firmato una convenzione su primi 5 lotti. La prima gara riguarda più di 3.000 comuni; lo Stato ha stanziato 1,4 miliardi di euro e l'impatto occupazionale stimato è di 4.000-5.000 persone. La seconda gara riguarda altri 6 lotti e ''ci è stata comunicata l'aggiudicazione preliminare''. L'investimento pubblico ammonta a 1,2 miliardi. Per quanto riguarda la terza gara, ''è stata annunciata'' ed è attesa entro l'anno.

Quanto all'azionariato di Open fiber ''è di lungo periodo'' sottolinea ancora Pompei. Infatti il 50% è Cdp e l'altro 50% è Enel, ''il che garantisce un necessario presidio e capitali pazienti, alla ricerca di uno sviluppo infrastrutturale così importante e significativo in termini economici''.

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