cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 13:37
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pil cresce ma peggiora benessere delle famiglie

08 luglio 2017 | 11.12
LETTURA: 3 minuti

(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Fotogramma) - FOTOGRAMMA

A fronte di un Pil in crescita contenuta, l'Indice di Benessere Complessivo delle famiglie risulta in calo rispetto ai livelli più alti di inizio 2016. E’ quanto emerge dal Barometro nazionale Cisl di giugno, il bollettino a cura dell’Ufficio Studi a della Confederazione di Via Po.

Pil e benessere, dunque, non stanno andando nella stessa direzione. Il benessere delle famiglie è sceso per il calo degli indicatori dei Redditi, Qualità del lavoro e Coesione Sociale. Quest'ultima, anche se su livelli migliori di quelli che si osservavano nei momenti più pesanti della crisi - si legge nella ricerca della Cisl - è tuttavia peggiorata significativamente nella seconda metà del 2016.

E’ aumentato, infatti, il divario del tasso di occupazione tra le regioni italiane: nelle regioni meridionali la situazione del mercato del lavoro è tornata a deteriorarsi dopo il recupero che si era osservato nel primo e nel secondo trimestre.

REDDITI - Andamento decisamente sfavorevole per i redditi nel corso del 2016. Molti contratti collettivi nazionali, tutti quelli pubblici, ma anche diversi privati, non sono stati rinnovati e le retribuzioni di fatto hanno avuto una decelerazione, è il quadro che emerge dal Barometro nazionale Cisl di giugno.

La rilevazione segnala che "nessun contributo è venuto dalla riduzione della pressione fiscale e il potere d’acquisto delle pensioni ha perso in gran parte il temporaneo miglioramento determinato dagli arretrati erogati grazie alla sentenza della Corte Costituzionale sull’indicizzazione".

Tutti questi elementi, spiega il rapporto della Cisl, "stanno evidentemente condizionando molto la capacità di spesa delle famiglie, generando almeno nel breve il risultato paradossale di un’economia in ripresa senza che le famiglie ne abbiamo percezione". "La ripresa del Pil, infatti, è molto legata all’evoluzione delle esportazioni e ha benefici solo indiretti sulle famiglie" segnala il Barometro Cisl.

IMPRESE - Continua il trend sfavorevole della produttività in Italia. Un fattore che, rileva il Barometro nazionale Cisl, "dipende dalla debolezza degli investimenti e soprattutto dal ritardo nell’applicazione dei cambiamenti organizzativi caratterizzati dalla partecipazione dei dipendenti, che migliorano le performance dei fattori della produzione e dell’impresa".

FURLAN - "Migliorare la qualità del lavoro, favorendo il lavoro stabile e ridurre la pressione fiscale a favore delle aree sociali medie e basse del lavoro dipendente, dei pensionati e del lavoro autonomo" dice la leader della Cisl Annamaria Furlan, commentando i dati Barometro Cisl di giugno.

"Il nostro Barometro nazionale mostra che bisogna migliorare le condizioni di vita delle famiglie, dando più spazio alla crescita, attraverso le due leve: la politica redistributiva e la riduzione della pressione fiscale a favore delle aree sociali medie e basse del lavoro dipendente, dei pensionati e del lavoro autonomo" precisa Furlan.

"Occorre anche una ripresa degli investimenti pubblici, stornati dal calcolo del deficit, nell’ambito di un Piano di investimenti europei assai più efficace del Piano Junker”, sottolinea la segretaria generale della Cisl.

"Bisogna rafforzare i redditi dando più spazio alla contrattazione innovativa e alla partecipazione e - aggiunge Annamaria Furlan - lavorare per una coesione sociale che sostenga l’inclusione nel lavoro e nelle opportunità". Inoltre, "serve anche una ragionata e intelligente politica industriale, che - sottolinea - scaturisca da una visione condivisa fra Governo e Parti Sociali sul posizionamento competitivo della manifattura italiana nel mondo e sulle strategie del suo sviluppo, del suo rafforzamento, della sua innovazione, della sua produttività che ogni attore, per il suo ruolo, dovrà gestire".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza