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Pensioni, al via il negoziato governo-sindacati

27 luglio 2017 | 20.30
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(Fotogramma)
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Al via il tavolo di confronto tra governo e sindacati sulla fase due delle pensioni. L'ufficializzazione oggi al termine del lungo incontro al ministero del lavoro tra il ministro Giuliano Poletti e i leader di Cgil Cisl e Uil che ha messo a punto un calendario fitto di incontri che prenderà l'avvio a fine agosto per arrivate a fare una sintesi presumibilmente entro settembre. Cinque i tavoli su sui si inizierà a discutere: il 30 agosto toccherà alla previdenza dei giovani e a quella complementare oltre che alle possibili agevolazioni per l'Ape social per le donne impegnate nei lavori di cura e adeguamento. Sul tavolo anche il tema dell'automatismo sulle aspettative di vita e un primo tagliando sull'ape sociale.

Il 31 agosto invece si parlerà di politiche attive e passive e di ammortizzatori e garanzia giovani oltre che di rappresentanza dei sindacati e delle imprese e della nuova governance inps. Il 7 settembre infine sarà la volta delle rivalutazione delle pensioni.

Un incontro lungo, quello di oggi, durato oltre tre ore, durante il quale governo e sindacati hanno fatto il punto dei temi affrontati dai tavoli tecnici fino ad oggi e messo a punto un piano guidato di proposte da analizzare e da girare alla prossima legge di bilancio: dai centri per l'impiego alle politiche attive, assegno di ricollocamento incluso, fino alla disoccupazione giovanile da affrontare, è la traccia disegnata dal governo, con una riduzione stabile del cuneo previdenziale per le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani under 35.

E, sempre per i giovani, tra le idee da approfondire e discutere con i sindacati anche quella di una pensione di garanzia con la previsione di un reddito minimo mettendo insieme la parte assistenziale e la parte previdenziale compatibilmente ai vincoli di bilancio. Al centro del prossimo confronto anche la rappresentanza sindacale da regolare per legge coordinandosi con il lavoro che sta svolgendo il Parlamento.

Focus anche sulle donne e sulla possibilità di ridurre i requisiti contributivi necessari all'accesso all'ape social per quelle impegnate nei lavori di cura. E governo e sindacati torneranno a discutere anche dell'età di pensionamento e dell'automatismo che partirà nel 2019. Si attenderanno comunque i dati Inps di settembre anche se per il governo si dovrà ragionare in base alla tipologia di lavoro e sui diversi lavori piu o meno usuranti.

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