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Carta o bancomat? Cosa conviene usare

05 agosto 2017 | 06.58
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A chi non le conosce possono sembrare uguali. Piccoli rettangoli di plastica, utilissimi quando dobbiamo fare acquisti e non abbiamo dietro contanti. Ma anche per prenotare una vacanza o versare un assegno. Eppure, carta di credito e bancomat non sono la stessa cosa e non vengono utilizzate nelle stesse circostanze. La differenza tra le due carte di pagamento consiste sostanzialmente nel modo in cui viene addebitato il pagamento sul conto corrente del titolare.

La carta di pagamento, precisa il portale 'laleggepertutti.it' offre due servizi principali: il prelievo di denaro presso sportelli automatici e il pagamento senza ricorrere a contanti. Quando si usa la carta di credito, l'importo speso viene addebitato in un momento successivo rispetto a quello in cui si effettua il pagamento (in genere a scadenza mensile). Non a caso, la formula usata per indicare la carta di credito è 'pay later' (paga dopo). Ciò può anche avvenire a rate in caso di carta revolving: in sostanza, con questo tipo di carta, è come se il titolare avesse ricevuto in prestito dalla banca del denaro che poi restituisce a rate.

Il bancomat, invece, o carta di debito, è definita dalla formula 'pay now' (paga ora) perché non intercorre alcun lasso di tempo tra pagamento e addebito: in pratica, già nel momento in cui si pagano i propri acquisti, il relativo importo viene addebitato sul conto corrente del titolare. La carta di credito permette quindi di spendono dei soldi che, in realtà, ancora non abbiamo e che la banca preleverà dal nostro conto in un secondo momento, mentre con il bancomat si utilizza denaro già presente sul conto del titolare.

Cosa cambia? - Gli acquisti fatti con il bancomat non possono superare la cifra presente sul proprio conto corrente. La carta di credito offre invece la possibilità di spendere, a prescindere dalla disponibilità immediata sul conto, restituendo i soldi alla banca dopo un certo lasso di tempo. Inoltre, se il bancomat è concesso gratuitamente nel momento in cui si apre presso una banca il conto corrente, per la carta di credito occorre pagare una cifra aggiuntiva e anche per i prelievi di denaro è prevista una commissione.

Dove si possono usare? - Con la carta di credito è possibile comprare presso esercizi commerciali convenzionati, in Italia e all'estero attraverso i circuiti internazionali di pagamento come Visa, Mastercard, American Express), prelevare contante agli sportelli automatici convenzionati, fare acquisti, prenotazioni, abbonamenti e una serie di operazioni anche a distanza, semplicemente grazie al telefono a o internet, pagare in crociera, noleggiare un'auto e creare un account Paypal. Con il bancomat, invece, si possono versare denaro e assegni, ricaricare cellulari e carte prepagate, effettuare pagamenti presso esercizi commerciali che dispongono del servizio PagoBancomat. Non sempre, però, è possibile fare acquisti on line con il bancomat. Per questo serve un codice di tre cifre (il cosiddetto cvv) che viene richiesto dai siti per i pagamenti digitali e di cui una carta di debito non dispone, anche se alcune banche offrono, a pagamento, la possibilità di usare un bancomat abilitato agli acquisti online.

Meglio il bancomat o la carta? - Dal punto di vista della sicurezza, tra le due soluzioni, la carta bancomat è l'unica provvista di codice pin da digitare in fase di pagamento. È una garanzia in caso di furto o smarrimento e rende più difficile la clonazione. La carta di credito, invece, si usa semplicemente 'strisciandola' all'interno del pos e potrebbe comportare rischi maggiori. In realtà, nel caso di carta multifunzione (bancomat + carta di credito) la banda magnetica è la stessa e, di conseguenza, la clonazione è più facile. Il bancomat risulta senza dubbio la scelta migliore per chi ha bisogno di tenere il proprio saldo contabile sotto controllo, senza il rischio di andare in rosso o perdere la cognizione delle spese.

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