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Dai russi agli indiani, i paperoni stranieri a caccia di ville in Italia

10 agosto 2017 | 13.25
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Ville, palazzi e appartamenti di lusso. I ricchi stranieri sembrano preferire sempre più l'Italia per fare razzia di residenze da sogno. Il Belpaese diventa così una meta ghiotta per paperoni russi e indiani, ma anche americani ed europei a caccia di un buen retiro sotto il sole della Toscana o all'ombra del Colosseo. Molti di loro, complice anche la flat tax per i nuovi residenti stranieri ad alto patrimonio introdotta con la legge di bilancio 2017, si sono lasciati incantare dalle lussuose dimore italiane.

Chi intende trasferire la residenza fiscale in Italia, infatti, da marzo può beneficiare di un'imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero. L'opzione prevede il pagamento di un'imposta forfettaria di 100mila euro per ciascun periodo d'imposta per cui viene esercitata, al fine di attrarre e incentivare il trasferimento della residenza nel nostro Paese degli High net worth individual, ossia delle persone con un alto patrimonio.

"I ricchi stranieri prediligono le ville di lusso italiane" dice in un'intervista a Labitalia, Nicola Pardini, amministratore delegato di Windows on Italy, società che fa parte della holding Windows on Europe che include anche Halldis, e offre ville, palazzi e appartamenti di lusso al mare o in campagna, in Toscana, Umbria, Sicilia, Sardegna e in tante altre regioni italiane, con un portfolio anche nelle principali città turistiche come Firenze, Roma e Venezia.

"Negli ultimi cinque anni - dichiara Pardini - c'è stato un progressivo aumento internazionale delle richieste di ville di lusso in Italia. Anche se vari fattori esterni hanno danneggiato alcuni mercati come quello russo, ucraino o brasiliano, sono aumentate le richieste di paesi 'tradizionali' come Usa, Uk, Australia, Canada, così come quelle di paesi europei come la Francia, il Belgio o la Germania".

In più, aggiunge Pardini, "si sono sommati nuovi mercati molto interessanti come: Israele, Medio Oriente, Polonia, Kazakistan, Bielorussia, Sudafrica, Argentina, Messico, Guatemala, Panama. Rispetto al 2011, in piena crisi globale, l'aumento delle richieste è stato del 52%".

"Spesso - fa notare ancora Pardini - le zone d'Italia e le tipologie di case corrispondono a un target definito. Una villa di lusso a pochi metri dalle sabbiose e ben servite spiagge di Forte dei Marmi sarà sicuramente prenotata da una clientela russa. Invece, un antico casale classico toscano nelle colline del Chianti piacerà piuttosto agli americani. Altre 'zone americane' sono la costiera amalfitana e il lago di Como (da tutti ambito da quando vi soggiorna George Clooney)".

"I clienti indiani - sottolinea Pardini - ci scelgono per le loro sfarzose feste di matrimonio, spesso ospitate nelle ville storiche; i clienti russi approfittano anche di brevi 'getaway' per sfuggire dal loro freddo e soggiornare in periodi non di alta stagione (per noi non così caldi). Inoltre, gli europei amano godersi la vacanza con calma e relax (priorità è la piscina e la Spa), i clienti Usa invece hanno di solito un'agenda ricca di attività (come visite turistiche, musei, città, concerti, sport, wine tasting, cooking lessons)".

Per quanto riguarda i prezzi, riferisce Pardini, "si possono trovare delle piccole strutture già considerate di lusso a un costo settimanale di 8-10.000 euro a settimana, ma di solito parliamo di budget settimanali da 10.000 a 50.000 euro". "Per le proprietà vicino al mare (dove l'obiettivo è ritrovarsi davvero 'pied dans l'eau!') è più comune l'affitto mensile - dice Pardini - con dei prezzi che vanno da 40.000 euro a 300.000 euro per un mese di alta stagione (luglio e agosto), mentre giugno e settembre arrivano a costare anche il 50% in meno".

"Per le proprietà in campagna o vicino ai laghi, è più frequente - afferma Pardini - l'affitto settimanale e il soggiorno in periodi più distribuiti durante la bella stagione, da aprile (Pasqua) a fine ottobre (o addirittura fino a fine novembre-inizio dicembre per la zona delle Langhe che riesce a destagionalizzare di più)".

"Il mercato degli affitti di lusso - commenta Nicola Pardini - è in crescita ormai da diversi anni. Ha saputo superare il periodo di crisi globale così come l'apparizione di nuovi player nel mondo degli affitti brevi non di lusso (come Airbnb) che non riescono ad offrire al cliente la qualità del servizio e le attenzioni di un'agenzia locale, specializzata nel territorio e con le conoscenze e i contatti giusti così da garantire al cliente un'esperienza indimenticabile".

"Notiamo - avverte - che aumenta la sperequazione tra chi spende sempre di più e la classe media che spende sempre meno. D'altronde, il cliente ricerca il lusso non solo nella villa ma in tutte le sue manifestazioni, dai servizi alla perfetta organizzazione e la relativa mancanza di sorprese o perdite di tempo".

"E' ad esempio ormai famoso l'esempio - cita - di quel cliente russo (a Forte dei Marmi) che con la sua auto ha tamponato uno scooter e, piuttosto di non perder tempo nel compilare la constatazione amichevole d’incidente, si è 'comprato' lo scooter lasciando al proprietario dello scooter incidentato 5.000 euro in banconote". Talvolta conclude, "ciò avviene anche per il desiderio di stupire e apparire che alcuni clienti russi hanno, per dimostrare il loro superiore standard di vita.

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