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Acqua: in arrivo nuova metodologia per analisi economica

11 ottobre 2017 | 16.15
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 - ForsterForest - Fotolia
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In arrivo un Manuale operativo e metodologico per l’implementazione dell’analisi economica nel prossimo ciclo di pianificazione distrettuale sotto l’egida della Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle acque. L’occasione per presentare le principali linee guida che porteranno all’approvazione del Manuale, da parte del ministero dell’Ambiente, è stato il Festival dell’Acqua di Bari.

Il Manuale, la cui approvazione definitiva è attesa per la fine dell’anno, vede il coinvolgimento dei diversi e principali attori istituzionali coinvolti nella gestione della risorsa idrica (a partire dall’Aeegsi per il servizio idrico integrato, al Mipaaf per la parte agricola, alle Autorità di distretto, Istat e Crea). La collaborazione è accompagnata anche da un supporto informativo che mette a sistema le numerose banche dati “settoriali” inerenti i vari usi della risorsa, affinché l’implementazione dell’analisi economica si basi su dati certi, unici e condivisi.

In particolare, il manuale affronta il tema dell’analisi economica dei piani di gestione delle acque in un processo di pianificazione complessa e integrata che troverà attuazione nei vari strumenti di pianificazione settoriali (come i piani d’ambito e i Psr).

L’analisi economica riguarda le valutazioni di tipo economico di tutti gli utilizzi idrici che impattano sulla risorsa, a partire dal servizio idrico integrato, all’agricoltura, all’industria e agli altri servizi ed usi rilevanti, e costituisce uno strumento di supporto alla pianificazione strategica distrettuale, finalizzato a verificare tutte le dimensioni di sostenibilità delle scelte del Piano, da quelle ambientali, a quelle economiche e sociali al fine di selezionare le misure efficaci e sostenibili per il raggiungimento e mantenimento dello stato obiettivo di tutti i corpi idrici.

Uno strumento che consentirà di comprovare con maggiore efficacia l’adeguato contributo al recupero dei costi sostenuto da ciascun settore e dimostrare il rispetto del principio comunitario del “chi inquina paga – chi usa paga”.

Sono molti i fatti nuovi con i quali il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è presentato a Bari al Festival dell’Acqua. Nel corso della tre giorni sono stati presentati molti dei principali impegni che si sono concretizzati nel corso del 2017, a partire dalla piena operatività delle nuove Autorità di bacino Distrettuali, alla definitiva approvazione dei Piani di Gestione delle Acque e dei Piani di Gestione del rischio Alluvioni, all’istituzione degli Osservatori sugli utilizzi idrici, ai decreti sui deflussi ecologici e sui nuovi criteri per le concessioni di derivazione, all’introduzione di una tariffa sociale per gli utenti disagiati del servizio idrico integrato, allo stanziamento di specifici fondi per il finanziamento di interventi strutturali finalizzati alla riduzione delle perdite di rete acquedottistiche.Molte di queste misure consentiranno, grazie anche alla ripresa di un positivo confronto con la Commissione Europea, di ridurre il contenzioso comunitario che riguarda i ritardi del nostro paese nell’adeguamento normativo e gestionale. Tra questi, sono annoverati anche i rilievi mossi al nostro paese relativamente all’incompleta attuazione dell’Analisi Economica nei Piani di gestione del primo ciclo di pianificazione.

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