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Lo studio

Caffè alla macchinetta, Italia da record

25 ottobre 2017 | 13.32
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(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

Con 805.431 macchine installate, l'Italia guida la classifica europea nella distribuzione automatica. Seguono la Francia (590 mila), la Germania (555 mila) e l'Inghilterra (417 mila). Il nostro Paese, non a caso, è il principale produttore europeo di distributori automatici, un segmento del mercato della meccanica italiana esportato in tutta Europa e anche a livello mondiale. E' quanto emerge da uno studio Confida-Accenture che è stato pubblicato oggi e nel quale si evidenzia il caffè è 're' della macchinetta con 2,7 miliardi di consumazioni nel 2016: l'1,67% in più rispetto al 2015.

Complessivamente il fatturato del vending in Italia nel 2016 è cresciuto del 2,13% sfiorando i 3,5 miliari di euro (3.465.614.675 euro) con quasi 11 miliardi di consumazioni (per l’esattezza 10.797.992.857). I consumi dai distributori automatici sono cresciuti del +0,48% mentre il mercato del cosiddetto ‘porzionato’ (le macchine a capsule e cialde per casa e uffici) è aumentato del 4,3%.

Il caffè, quindi, è il prodotto più venduto ai distributori automatici, il 55,5% dei consumi totali in questo canale. Ammontano, invece, a 5,8 miliardi le capsule e cialde vendute nel 2016. Se ne ricava che un italiano su due, oggi, sceglie il caffè ‘self service’.

Tra le bevande calde, oltre al caffè, spicca la crescita del ginseng (che cresce del +15,3%). Tra gli snack più diffusi, si rafforza il consumo di quelli a base di cioccolato (+1,47%) e dei biscotti (+5,76%). Ma il balzo in avanti più significativo è quello fatto registrare dalla frutta fresca (+55%) e secca (+50%). La flessione invece nel consumo di bevande fredde (-2,64%) è stata condizionata anche dalla stagionalità decisamente meno calda rispetto a quella del 2015. In questo contesto l’acqua ha contenuto le perdite (-1,23%) rispetto alle altre bevande fredde, specialmente quelle gasate che hanno subito una contrazione del 7,68%. Da notare il trend in controtendenza di nettari e succhi 100% (+4,03%) e degli Energy drink, nicchia di mercato da 1,5 milioni di consumazioni che è aumentata dell’1,20%.

Ben il 36% delle consumazioni del vending avvengono all’interno di industrie e grandi aziende. Nel comparto del lavoro privato si concentra il 17% dei consumi, mentre quello commerciale si attesta al 13%. Gli spazi deputati all’istruzione (scuole e università) e alla sanità valgono ciascuno l’11%. Le erogazioni dei distributori collocati nei luoghi pubblici (sale giochi, centri commerciali, biblioteche, associazioni e circoli, oratori…) invece, valgono il 6% dei consumi complessivi. In coda luoghi di svago e di passaggio (aeroporti, stazioni, metropolitane…) con il 3% a testa.

Il mercato delle vending machine vale circa 300 milioni di euro (escluso il mercato delle macchine da caffè per hotel, bar e ristoranti, un altro mercato in cui l’Italia è leader) di cui il 70% è esportato all’estero.

La distribuzione automatica, spiega Piero Angelo Lazzari, presidente di Confida, "è un settore economico dinamico ed apprezzato, in particolare in Italia. Il nostro Paese detiene il primato europeo di vending machine installate (oltre 800 mila), che offrono ristoro in uffici, scuole e università, ospedali e luoghi di transito. Dietro a queste macchine c’è una filiera dinamica e socialmente rilevante composta da circa 3.000 imprese di gestione, di cui l’80% sono piccole e medie imprese, che in questi anni hanno fatto molti sforzi per migliorare e ampliare l’offerta alimentare per renderla più vicina ai gusti e alle esigenze nutrizionali dei consumatori".

Le vending machines, precisa il presidente di Confida, Piero Lazzari, "negli ultimi anni si sono evolute tecnologicamente, integrando funzioni ‘intelligenti’ tramite schermi touch, sistemi di telemetria, pagamento mobile. In questo modo permettono una semplice ed efficace interazione uomo/macchina e quindi oggi rappresentano, come messo in evidenza anche dal Politecnico di Milano, una delle migliori applicazioni dell’Internet of Things in Italia". Le smart vending machine secondo i dati dell’Osservatorio Iot del Polimi sono già 80.000, circa il 10% dei distributori automatici.

I produttori italiani dei distributori automatici, conclude Lazzari, "sono leader a livello mondiale e rappresentano un esempio pratico di eccellenza della tecnologia italiana da esportazione. Le tecnologie del vending hanno tutte le caratteristiche di innovazione che vengono comunemente racchiuse nel concetto di ‘Industria/Impresa 4.0’, e auspichiamo che possano usufruire anche delle agevolazioni riservate al settore".

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