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Bankitalia, si scoprono le carte

26 ottobre 2017 | 10.24
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Ignazio Visco procede a gonfie vele verso la conferma al timone di Bankitalia. "E' presumibile che il presidente del Consiglio confermerà Visco, la scelta di Gentiloni è da rispettare" ha detto ieri sera Matteo Renzi, ospite di 'Porta a Porta', riaccendendo i toni della polemica sul governatore della Banca d'Italia. "Se cerco qualcuno che dice che il management di Bankitalia è stato all'altezza, non si trova - ha sottolineato l'ex premier - Se il presidente del Consiglio decide di fare una scelta diversa io non lo condivido, ma andiamo avanti lo stesso".

Quanto annunciato dal segretario del Pd sembra alimentare la tesi che da qualche giorno circola nelle stanze dei bottoni, ossia che il numero uno di via Nazionale è in lizza per la riconferma. Oggi dovrebbe avviarsi la procedura di nomina, con l'invio da parte di Gentiloni di una lettera al Consiglio superiore di Palazzo Koch, che indica il nome del designato alla carica di governatore. Dopo il parere del Consiglio, la proposta del premier Paolo Gentiloni sarà all'esame del Cdm di domani, quindi verrà sottoposta all'esame del Presidente della Repubblica per il via libera definitivo con il decreto di nomina.

E' molto probabile, insomma, che Gentiloni opterà per una scelta all'insegna della continuità, anche se la conferma di Visco non sarebbe l'unica soluzione che Palazzo Chigi e Quirinale potrebbero prendere in considerazione. Ieri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha fatto sapere che "le decisioni del presidente del Consiglio saranno basate sulle prerogative a lui attribuite dalla legge e ispirate alla salvaguardia dell'autonomia dell'istituto".

Quel che è certo è che sono tre i fattori che sosterrebbero la decisione di confermare l'attuale governatore a Via Nazionale. Primo, l'esigenza di non esporre il Paese a un altro fattore di incertezza con la legislatura agli sgoccioli; secondo, la convinzione che la scelta non vada sovrapposta al giudizio sull'operato della Vigilanza, che è affidato alla Commissione di inchiesta parlamentare, la sede in cui il confronto dovrà svolgersi.

Infine, la natura collegiale dell'assetto di vertice della Banca centrale, con il Direttorio pienamente responsabile delle decisioni che hanno rilevanza esterna, che suggerisce di non personalizzare la discussione sulle responsabilità di Via Nazionale circoscrivendola al solo Governatore.

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