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Pensione a 67 anni, stop per i lavori gravosi?

03 novembre 2017 | 17.26
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Pensione a 67 anni, stop per i lavori gravosi?

Inizierà lunedì prossimo alle 12 a Palazzo Chigi il confronto tecnico tra governo e sindacati con cui verificare la possibilità di sottrarre i lavori gravosi dall'automatismo che lega l'aumento dell'età pensionabile con le aspettative di vita e che porterà a 67 anni l'accesso alla pensione dal 2019. Almeno questo era quello che si aspettavano Cgil, Cisl e Uil dopo il lungo incontro di ieri con il premier Paolo Gentiloni alla presenza del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e la collega Marianna Madia.

E invece, a quanto apprende l'Adnkronos, la convocazione arrivata nel pomeriggio alle segreterie confederali con cui il consigliere Marco Leonardi invitava all'appuntamento per il 6 novembre prossimo, a sorpresa, parlava di un "tavolo tecnico avente ad oggetto l'adeguamento dell'età pensionabile e aspettativa di vita per alcune occupazioni”. Un testo decisamente 'minimalista' da cui sparivano non solo i lavori gravosi ma anche la revisione del meccanismo di adeguamento alle speranze di vita oltre ad altre questioni indicate sempre al tavolo con Gentiloni ieri, dalle pensioni per i giovani al lavoro di cura.

Così i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Roberto Ghiselli, Gigi Petteni e Domenico Proietti, a quanto si apprende, decidono di inviare a stretto giro di posta, una 'contro-lettera' in cui rivendicano un Odg del tutto diverso: “adeguamento dell’età pensionabile e dell’aspettativa di vita per alcune occupazioni e revisione del suo meccanismo; interventi attuativi dei temi definiti nella fase 2 del verbale di sintesi del 28 settembre 2016 già oggetto di mesi di confronto tra le scriventi organizzazioni ed il Governo”. Palazzo Chigi alla fine corregge: "l'ordine del giorno si intende: tavolo tecnico sui temi emersi nel corso dell'incontro delle OO.SS. con il Presidente del Consiglio e i Ministri Madia, Poletti e Padoan", si legge nella contro risposta con cui Leonardi chiude la partita. Tutto risolto dunque anche se, ironizzano i sindacalisti: "se il buongiorno si vede dal mattino...".

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