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Tlc: Giacomelli, recuperato ritardo connettività, ora spinta su servizi

29 novembre 2017 | 17.44
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Tlc: Giacomelli, recuperato ritardo connettività, ora spinta su servizi

"Sono soddisfatto che l'azione del governo abbia portato a recuperare il ritardo del Paese sulla connettività: ma questa è solo una parte del cammino da fare perché l'indice dell'avanzamento dei servizi è ancora piatto e anche la capacità della Pa di rinnovarsi in modalità digitale è ancora da migliorare". E' il sottosegretario allo Sviluppo con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, a fare così il punto del cammino percorso dall'Italia nell'implementazione della banda larga e ultralarga con il piano Bul varato dal governo Renzi.

Intervenendo all'Aquila all'avvio della sperimentazione del 5G in seguito alla vittoria del bando da parte di Open Fiber e Wind 3, Giacomelli spiega che per andare avanti ancora più velocemente è stato deciso quello che definisce uno "strappo politico" rispetto all'indicazione della Ue di partire entro il 2020 con almeno una città nella nuova modalità della tecnologia mobile. "Abbiamo deciso di partire in 5G in cinque diverse città e abbiamo detto agli operatori che (ma solo per questa volta) il governo avrebbe dato le frequenze gratuitamente purché, a parte la costruzione della Rete, essi offrissero servizi in grado di coinvolgere università, aziende e territorio".

Il 5G, come ha sottolineato l'amministratore delegato di Open Fiber, Tommaso Pompei, non è infatti solo una evoluzione tecnologica del 4G ma "segna una discontinuità, un modo diverso di approccio alle applicazioni e ai servizi. Le applicazioni infatti non sono svolte solo dagli operatori come dimostrano esperienze di guida assistita e anche di telemedicina".

Il presidente di Open Fiber Franco Bassanini ha insistito sul fatto che "il 5G cambierà radicalmente la vita delle nostre famiglie, degli ospedali e delle amministrazioni pubbliche". 5G è anche fibra: "Tra qualche giorno -ha anticipato- qui all'Aquila verrà firmato un accordo con Open Fiber che fra pochi porterà la fibra ottica nelle case. Gli aquilani, insomma, avranno la fibra ottica prima dei romani".

"Questo -ha spiegato- non è frutto del caso ma di alcune scelte importanti fatte dal governo a partire dal piano Bul con la decisione di investire su una infrastruttura a prova di futuro". La scelta "che è stata fatta come ribadito di recente dal presidente del Consiglio Gentiloni è quella di offrire la fibra a 5G come un servizio universale, non solo quindi per chi vive nelle grandi aree metropolitane. Senza di questo fra qualche anno si potrebbe creare un nuovo 'divide' fra città metropolitane e le altre aree del Paese".

Quanto alla partecipazione all'asta per le frequenze, annunciata dal governo e che comprende, fra le altre, quelle della banda 700 megahertz, interpellato dai giornalisti Bassanini ha risposto che non c'è ancora una decisione: "E' una questione strategica, da valutare con i nostri azionisti".

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