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Pensioni, assegni rosa più bassi

21 dicembre 2017 | 11.49
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Sedici milioni di pensionati. Un po' più della metà (52,7%), donne. Ma con un assegno più basso di quello percepito dagli uomini. E' quanto rileva l'Istat nei nuovi dati sulle condizioni di vita dei pensionati che, nel 2016, sono stati 16,1 milioni (-115mila rispetto al 2015, -715mila rispetto al 2008).

Il reddito pensionistico lordo percepito è stato in media di 17.580 euro (+257 euro sull’anno precedente). Per quanto riguarda le donne, la quota in rosa è stata pari al 52,7% ma hanno ricevuto in media importi annuali di circa 6mila euro inferiori rispetto a quelli degli uomini.

DIFFERENZE - Per gli importi medi delle pensioni, le differenze di genere rimangono marcate ma tendono a ridursi (per le pensioni di vecchiaia, dal +72,6% a favore degli uomini nel 2005 al +62,1% del 2016). Si ampliano invece le differenze territoriali: l'importo medio delle pensioni del Nord-est supera del 18,2% quello delle pensioni del Mezzogiorno (era il 17,3% nel 2015), quasi il doppio rispetto al divario dell'8,8% del 1983 (primo anno per cui i dati sono disponibili).

CUMULO - Il cumulo di più assegni pensionistici sullo stesso beneficiario è meno frequente tra i pensionati di vecchiaia (ha più trattamenti il 27,9% dei pensionati) mentre è ovviamente molto più diffuso tra i pensionati superstiti (67,4%), soprattutto donne (86,6%).

OCCUPAZIONE - Nel 2016, i percettori di pensione che risultano occupati sono 436mila (-15,5% rispetto al 2011) uomini in tre casi su quattro; l'85,8% svolge un lavoro autonomo, quasi i due terzi risiede nelle regioni settentrionali e il 54,0% ha conseguito al massimo la licenza media.

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