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Spazio, Pasquali (Leonardo): "Ottimo bilancio primo anno di Spaceopal"

21 dicembre 2017 | 15.13
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Luigi Pasquali, Coordinatore attività spaziali Leonardo e ad Telespazio
Luigi Pasquali, Coordinatore attività spaziali Leonardo e ad Telespazio

Un nuovo modello operativo globale ed il successo del nono lancio che il 12 dicembre scorso a portato a 22 i satelliti del sistema europeo di navigazione satellitare Galileo. Consegna "un bilancio ottimo per Leonardo il primo anno di gestione di Spaceopal dell'intero sistema satellitare Galileo" scandisce Luigi Pasquali, Coordinatore delle attività spaziali del Gruppo Leonardo e amministratore delegato della controllata Telespazio, intervistato dall'Adnkronos.

E, aggiunge Pasquali, "siccome Galileo è la prima vera infrastruttura interamente di proprietà della Commissione Europea, per noi è significativo avere registrato la piena soddisfazione di Bruxelles". Proprio a dicembre 2016 Spaceopal (joint venture Telespazio 50% e Agenzia Spaziale Tedesca 50%), si aggiudicava un contratto del valore fino a 1,5 miliardi di euro per la gestione del programma europeo di navigazione e localizzazione satellitare. Spaceopal gestisce anche i centri di controllo di Galileo al Fucino, al Centro Spaziale 'Piero Fanti' di Telespazio, in Abruzzo, e a Oberpfaffenhofen in Germania.

Il contratto, segnala Pasquali, "è innovativo, direi pioniere, perché ha segnato un cambio di paradigma per il ruolo dell'industria in Ue". Con questo contratto, infatti, spiega il top manager, "la Commissione Europea ha affidato per la prima volta ad un'industria privata la gestione operativa di una sua infrastruttura", una infrastruttura chiave visto che rende l'Unione Europea autonoma dal Gps statunitense. Insomma, indica Pasquali, il contratto inaugura "un trend importante".

Pasquali osserva inoltre che "se parliamo di space economy, il contratto conquistato da Spaceopal è anche il contratto di maggior valore affidato da Bruxelles ad un'industria spaziale e, in assoluto, tra i principali assegnati dalla Commissione europea alle industrie". Ciò conferma che "lo spazio è leva di sviluppo economico" perché "questo settore porta tecnologie avanzate in orbita ma poi garantisce ricadute economiche dagli investimenti pubblici" per i cittadini e il sistema delle imprese.

I satelliti di Galileo promettono infatti una rivoluzione in Europa per la navigazione ed il posizionamento, molta innovazione ma anche autonomia dal Gps americano e una risposta al Glonass russo ripristinato da Vladimir Putin a partire dal 2000. Galileo già oggi, con 22 satelliti sui 26 previsti, "ha raggiunto un livello di maturità che consente servizi aperti agli utenti" disponibili su cellulari e auto, dimostrando "un'accuratezza di dati sul posizionamento molto elevata, superiore alle attese" spiega il responsabile Spazio di Leonardo.

Dunque, dopo anni di lavoro, manca davvero poco alla piena operatività di Galileo, il cui programma, partito nel 2003, ha subito non poche frenate. Il primo satellite di prova, Giove-A, è stato lanciato nel 2005, i primi satelliti operativi sono partiti a settembre 2011. A gestire i voli è sempre stata l'Esa, prima che la Commissione europea lanciasse il bando vinto da Spaceopal.

In questi ultimi due anni, ricorda Pasquali, "ci sono stati passaggi chiave per Galileo e il lancio nell'estate 2018 di altri 4 satelliti completerà finalmente la costellazione che sarà pienamente operativa. Ma il traguardo finale sarà toccato solo "nel 2019-2020, con gli ulteriori 4 satelliti 'di scorta' che garantiranno piena continuità all'intero sistema". Galileo è un sistema complesso, spiega Pasquali, "c'è una rete di distribuzione dati realizzata da Telespazio che copre tutto il globo. Insomma il 2017 è stato un anno di passaggio e di grande soddisfazione".

Ma Leonardo guarda già oltre. Per l'anno che arriva, "ci aspettiamo molto. Abbiamo molte tecnologie a bordo di Galileo, penso all'orologio atomico a idrogeno ed ai sensori di assetto." Ma non solo. "Tra due anni si aprono le gare per i satelliti di seconda generazione. E noi -assicura Pasquali- continueremo a giocare alto".

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