Sarà un giudice olandese a decidere sul ricorso di Milano contro l'assegnazione della sede dell’Agenzia europea del farmaco ad Amsterdam, che non si è dimostrata pronta ad accogliere l'Ema. Secondo quanto si legge sul 'Corriere della sera', lo ha deciso la Corte europea di giustizia di Lussemburgo affidando al giudice olandese, il vicepresidente del Tribunale Marc van der Woude, le sorti del ricorso presentato dal Comune meneghino.
Ricorso che, oltre a chiedere la sospensione dell'assegnazione della nuova sede dell'agenzia Ue ad Amsterdam, "contesta il procedimento sull’Ema in vari aspetti, compreso il sorteggio. Sarebbe avvenuto senza rispettare la pausa di 30 minuti dopo l’ultimo voto con pareggio tra Amsterdam e Milano (impedendo di concordare preventivamente come proseguire). Altre presunte irregolarità - si legge sul Corriere - vanno dall’assenza di controlli di garanzia fino all’uso dei bussolotti".
Altre "zone d’ombra" si aggiungono al fatto che "parte della documentazione su Amsterdam è stata segretata dal segretario generale, l’euroburocrate olandese Alexander Italianer, su richiesta del governo dell’Aja".