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Il Casinò è sempre più virtuale, verso 2018 col botto

15 febbraio 2018 | 12.14
LETTURA: 3 minuti

Il Casinò è sempre più virtuale, verso 2018 col botto

In collaborazione con Movingup

Per i casinò virtuali, ovverosia per quelli online, il 2018 potrebbe essere l'anno della consacrazione definitiva in Italia rispetto invece a quelli terrestri che spesso hanno non poche difficoltà a far quadrare i conti a fine anno. La conferma in merito arriva, per il gioco online, dai dati relativi al mese di gennaio del 2018 visto che, anno su anno, la spesa nei casinò online ha fatto registrare un balzo del 30,4% a 59,7 milioni di euro.

Casinò online gennaio 2018, i dati sulla spesa dal Bingo al poker

Tra i giochi online in crescita, ed in particolare tra quelli proposti da operatori come quelli che sono recensiti su Casinoguru.it , bene pure il Bingo che, con una spesa complessiva pari a 3 milioni di euro circa, ha fatto registrare nel mese di gennaio del 2018 un incremento del 3,1% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

Prosegue invece il momento difficile per il poker online a partire dalla versione cash che chiude il mese di gennaio del 2018 con una spesa che, a 6,7 milioni di euro, registra un calo pari al 9,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Semaforo rosso pure per il poker online nella versione a torneo con una spesa a 8,7 milioni di euro, ovverosia in calo tendenziale dell'1,1%.

Senza un cambio di rotta, di conseguenza, nel settore dei giochi online il poker rischia di cadere nell'oblio a meno che anche in Italia, al pari di quanto sta avvenendo in Francia, in Spagna ed in Portogallo, non venga presto applicata la cosiddetta liquidità condivisa. Solo in questo modo, infatti, il movimento del poker online, oggi più che mai in difficoltà, troverebbe nuova linfa dopo che solo poco tempo fa il poker texano è entrato a far parte anche dei palinsesti televisivi.

Per dare avvio, grazie alla liquidità condivisa, alle prime partite internazionali di poker online, ci sono due scogli da superare, quello relativo alla sicurezza dei giocatori, e quello della lotta al riciclaggio. Con la condivisione del mercato del poker online, infatti, tutti i Paesi europei che adotteranno la liquidità condivisa dovranno offrire e garantire regole, standard e norme uniformi.

Alcuni primari operatori di poker online, in possesso di licenza rilasciata dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato, in Francia ed in Spagna hanno già lanciato le prime partite internazionali con la liquidità condivisa, e adesso si aspettano che anche l'Italia si accodi sebbene a questo punto tutto potrebbe essere quantomeno rimandato a dopo le Elezioni Politiche del 4 marzo.

Allarme dalla Russia su negozi web falsi e casinò online

Intanto dalla Russia arriva l'allarme legato ai rischi che i casinò online diventino una nuova fonte di finanziamento per la attività terroristiche. In accordo con quanto è stato riportato da Interfax, agenzia di stampa russa non-governativa, con sede Mosca, l'Isis recentemente non solo è stata battuta sul campo dalle forze alleate, ma ha perso pure posizioni nel contrabbando di petrolio.

Questo è quanto, tra l'altro, ha dichiarato Vasily Nebenzya che per la Russia, alle Nazioni Unite, è il rappresentante permanente, precisando che il sedicente Stato Islamico per finanziarsi starebbe assoldando degli hacker per guadagnare attraverso casinò online e negozi web falsi.

L'Isis sarebbe infatti alla ricerca di nuove fonti di guadagno, al fine di finanziare le attività terroristiche, dopo che in Siria ha perso l'accesso a tutti i giacimenti di petrolio d'importanza primaria al punto che, nell'ultimo mese, in tutta l'area avrebbe guadagnato non più di 3 milioni di dollari dal contrabbando di oro nero.

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