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Pier Silvio Berlusconi: "Governo? Non temo reazioni"

07 giugno 2018 | 17.13
LETTURA: 4 minuti

Pier Silvio Berlusconi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Pier Silvio Berlusconi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Non temo nessun tipo di reazione nei nostri confronti, sarebbe fuori dal mondo e non avrebbe nessun senso. Sono più preoccupato del Milan che del governo". Così l'amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa di lancio dell'offerta Mediaset sui Mondiali di Russia, risponde ai cronisti che gli chiedono se tema contraccolpi per la sua azienda, vista la composizione del nuovo governo.

Il nuovo governo "non mi preoccupa - spiega - ritengo anzi un fatto positivo che l'Italia abbia un governo". Anche perché "è un fatto fondamentale; io faccio il manager e faccio impresa in Italia, la stabilità è la cosa più giusta. Quanto a me, non ho né un'opinione né un giudizio. Vedremo cosa faranno e poi capiremo".

"Al di là delle cose dette in campagna elettorale - prosegue - siamo un'azienda che sta sul mercato da anni, lo abbiamo sempre fatto e lo faremo ancora". Mediaset è "un'azienda che opera in un settore cruciale e merita rispetto non solo per l'importanza, ma proprio perché opera in un settore particolare come editoria e tv".

CONFLITTO D'INTERESSE - Durante il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ieri alla Camera, "ho sentito, come poche volte - dice -, parlare di conflitti d'interesse in modo non ideologico. Bene. Benvenga una legge in tal senso se riguarda tutti i conflitti di interessi".

DIRITTI TV - Ai cronisti che gli chiedevano se intendesse proporre una collaborazione con Mediapro, Berlusconi risponde: "Se dobbiamo agire nel senso degli interessi di Mediaset e dei nostri abbonati sì, siamo disponibili ad una collaborazione, ma ad oggi la situazione è bloccata nelle condizioni ben note". E dunque "al momento non vedo quali potrebbero essere le collaborazioni. Noi, in ogni caso, saremmo disponibili".

VIVENDI - Parlando di Vivendi, l'ad di Mediaset sottolinea: "Ha rotto un contratto firmato che prevedeva un importantissimo accordo strategico. L'accordo con Sky - aggiunge - è legato alla vendita di alcuni contenuti che vanno da loro a noi è da noi a loro, ma le due cose non c'entrano. Con Vivendi andremo avanti per le vie legali. La prossima udienza è a ottobre".

MEDIASET - Per quanto riguarda gli ascolti Pier Silvio Berlusconi assicura che "non c'è nessun gap da colmare tra Rai e Mediaset". "Canale 5 - spiega - guadagna ed è l'unica rete generalista a guadagnare". Mediaset "segna, a memoria, +1,4% sul target commerciale sui 15-64 anni, mentre la Rai è a -1,9% sempre sui 15-64 anni". Dunque, assicura, "siamo super soddisfatti della stagione che abbiamo fatto". Ed è "ovvio che i Mondiali saranno un colpo agli ascolti importantissimo".

MILAN - Rispondendo ai cronisti che gli chiedevano che cosa ne pensasse delle voci sul Milan, Pier Silvio dice: "Mio padre dietro Elliott? E' una barzelletta che fa ridere, per non dire altro, ben peggio". Su questo, avverte, "la Fininvest ha già risposto, sono cose ridicole". Poi, continuando a parlare del Milan, sottolinea: "Deve ripartire da Rino Gattuso, che ha fatto un ottimo lavoro". "Io - spiega - ho sempre avuto questo giudizio, che è a metà tra il livello tecnico, ciò che succede in campo e la persona". E "Gattuso è un ottimo tecnico, oltre che - conclude - una grandissima persona".

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