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Ilva, Di Maio: "Non ho intenzione di far scappare nessuno"

16 luglio 2018 | 22.19
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Immagine di repertorio (Fotogramma)
Immagine di repertorio (Fotogramma)

"Non ho intenzione di far scappare nessuno ma non vogliamo prostrarci davanti a chiunque si venga a prendere lo stabilimento. Ho chiesto ad ArcelorMiittal controproposte migliorative che possano servire a chiudere la vicenda". E' quanto ha detto il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio a Bersaglio Mobile su La7. "Quando lo Stato cede parti di un impianto fa da garante. Ma io la faccia non ce la metto se poi magari tra due anni mi ritrovo con i lavoratori in strada. E' una situazione complessa che voglio gestire con il massimo della responsabilità", prosegue.

PRECARIETA' E AZIENDE DI STATO - "Purtroppo molte aziende di Stato, che aderiscono anche a Confindustria, hanno alimentato la precarietà mentre devono conformarsi, proprio perché pubbliche, a principi etici contro la precarietà". Lo ha detto il ministro dello sviluppo e del lavoro, Luigi Di Maio, ai microfoni di Bersaglio mobile su La7 . Di Maio ha confermato anche che "ci saranno interventi sul costo del lavoro dei contratti a tempo indeterminato nella legge di bilancio".

DELOCALIZZAZIONI E IMPRESE - "D'ora in poi qualsiasi azienda prenda un finanziamento pubblico di qualsiasi tipo - ha detto Di Maio -, non solo incentivi, e se ne va all'estero deve restituire quanto preso con gli interessi e pagare una sanzione pecunaria 4 volte quanto preso". "Che me ne faccio di una azienda che viene qui per due anni prende soldi dallo Stato e poi licenzia tutti e se ne va: non è un imprenditore ma un prenditore", dice ancora sottolineando come la mancanza di confronto con Confindustria sul tema sia stata dovuta all'urgenza con cui si voleva legiferare. "In due tavolo io chiedevo alle multinazionali di restare e mi rispondevano con una strafottenza inaudita che faceva perdere dignità al paese", conclude.

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