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Accuse e polemiche, è scontro su Ilva

21 luglio 2018 | 08.09
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(Ipa/Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Ipa/Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Finisce sotto accusa la procedura di gara per la vendita dell'Ilva. Per il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio è stata "un pasticcio con regole cambiate in corsa". "C'era chi ci prendeva in giro perché stavamo perdendo tempo a studiare 23 mila pagine - ha detto ieri il vicepremier rispondendo a un'interpellanza urgente sulla vicenda alla Camera - . Invece, abbiamo fatto bene e l'Anac ha confermato tutte le criticità e che le nostre preoccupazioni erano fondate".

Di Maio ha poi annunciato che chiederà "subito chiarimenti ai commissari" e avvierà "un'indagine all'interno del ministero". Chi ha fatto questa procedura di gara "politicamente ne dovrà rispondere", ha sottolineato il ministro. "Per questo Governo - ha messo in chiaro Di Maio - prima viene la legalità. In questo caso specifico vogliamo andare fino in fondo; capire chi non ha sorvegliato queste criticità, chi si ostina a dire che tutto è in regola. Questo non è assolutamente accettabile". Criticità, quelle messe a fuoco dall'Anac, che "sono macigni", ha detto.

Parole quelle di Di Maio che hanno provocato la reazione dell'ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. "Caro @luigidimaio hai detto in Parlamento cose gravi e false - ha scritto su Twitter -. Minacciare indagini interne al Mise è vergognoso. La responsabilità sulla gara è mia - ha sottolineato -. A differenza tua non ho bisogno di inventarmi manine. E assumiti la responsabilità di annullare la gara se la ritieni viziata".

Di Maio "deve smettere di perdere tempo, deve decidere - ha poi sottolineato Calenda a Sky TG24 Economia -. È pagato per decidere, non per minacciare i dipendenti del ministero di inchieste interne". "La responsabilità della gara la ho io - ha ribadito -, ero ministro e l'ho seguita. Il referente sono io, quando di Maio vuole sono pronto a un confronto''.

Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone oggi, in un'intervista al 'Corriere', afferma di non credere che il governo possa annullare la gara sulla base del provvedimento dell'Anac che "è un parere e non contiene soluzioni che, invece - sottolinea -, vengono lasciate al governo che dovrà effettuare autonome valutazioni".

Intanto il gruppo ArcelorMittal ha annunciato in una nota che sarà presentata al ministero nei prossimi giorni una "proposta migliorativa". "Una volta raggiunto un accordo sulla base di tale progetto, siamo fiduciosi che tutte le parti, compresi i sindacati, ne rimarranno soddisfatte e saranno pronte a concludere in tempi rapidi l'accordo", ha aggiunto il colosso indiano. Si è al lavoro per "incrementare il piano ambientale e quello occupazionale, che migliorerà gli impegni originari e rafforzerà le prestazioni ambientali di Ilva e il suo sostegno alle comunità locali", hanno spiegato. "Ribadiamo il nostro impegno verso Ilva e il rispetto degli impegni che abbiamo preso", si conclude nella nota.

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