C'è una mina pronta a esplodere su quota 100. Si tratta delle liquidazioni che spetterebbero ai dipendenti pubblici, circa 160mila, destinatari della nuova misura previdenziale contenuta in manovra, che consente di lasciare il lavoro con un minimo di 62 anni d'età e 38 di contributi. Un intervento oneroso per le casse pubbliche, sicuramente non sostenibile solo utilizzando i 7 miliardi stanziati dal governo giallo-verde per introdurre la nuova misura pensionistica. In base alle stime dei sindacati, infatti, la liquidazione media di un dipendente pubblico supera almeno i 50mila euro. Una cifra che, se dovesse essere erogata nello stesso anno a 160mila 'quotisti', costerebbe allo Stato circa 8 miliardi di euro.