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Spread, 5 mosse per metterlo ko

22 ottobre 2018 | 07.00
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Spread, 5 mosse per metterlo ko

Lo spread continua a salire e tra gli italiani inizia a nascere la paura per quello che potrebbe succedere qualora il differenziale tra i BTP italiani e i Bund tedeschi (a 10 anni) continuasse la sua ascesa. Ebbene, al momento non c’è da essere particolarmente preoccupati. Nonostante la risalita dello spread Btp-Bund, infatti, il tasso dei prestiti è ancora ai minimi storici, così come il tasso medio sulle nuove operazioni di acquisto di abitazioni, sceso dall'1,85% all'1,79%. Ad oggi quindi non c'è particolare necessità di difendersi dallo spread, specialmente per le famiglie che non hanno particolari investimenti da monitorare. Ricordiamo, infatti, che gli svantaggi della salita dello spread sono per lo più dello Stato italiano, che dovrà pagare interessi più alti al momento del rinnovo dei titoli in scadenza, nonché delle banche poiché essendo queste le prime proprietarie del debito pubblico italiano in caso di diminuzione degli acquisti di Btb subiranno una riduzione delle loro attività con la conseguenza di un calo del relativo titolo azionario.

Se volete difendervi dalla salita dello spread e volete stare tranquilli potete comunque prendere alcune accortezze. Ad esempio se dovete scegliere tra mutuo a tasso variabile e tasso fisso, questo probabilmente è il momento migliore per propendere per il secondo. Qualora, invece, abbiate già sottoscritto un mutuo a tasso variabile vi consigliamo di monitorare la situazione e in caso di crescita improvvisa degli interessi (al momento poco probabile) di chiedere il passaggio al tasso fisso, ricorrendo alla surroga. Per i risparmiatori che, invece, hanno titoli di Stato o bond nel portafoglio una buona opzione potrebbe essere quella di vendere e riacquistare così da guadagnare sullo scarto dei prezzi. In alternativa, se credete che lo spread abbia ormai raggiunto i picchi massimi e che presto tornerà a scendere potete decidere di comprare, visto che al momento i prezzi sono vantaggiosi.

Ai risparmiatori che invece si sono affidati ai fondi comuni consigliamo di non rivedere, almeno per il momento, il loro piano di investimento. I momenti negativi, infatti, erano stati sicuramente previsti da chi ha realizzato il piano, quindi, vedrete che riuscirete comunque a raggiungere l'obiettivo preposto. Se, invece, siete ancora incerti su dove investire adesso che lo spread è in crescita e non volete correre particolari rischi vi consigliamo di orientarvi sulle obbligazioni di Germania e Usa che, pur avendo rendimenti molto bassi, sono comunque sicuri. Attenzione invece ai Paesi periferici poiché, come dimostrano i casi di Turchia e Argentina, potrebbero nascondere spiacevoli sorprese.

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