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Di Maio: "Giudizio S&P? Andiamo avanti"

27 ottobre 2018 | 11.03
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(FOTOGRAMMA)
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Il governo "non arretra" davanti ai giudizi di Standard & Poor's. Lo ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, a Paternò, nel corso della visita ai comuni della Sicilia colpiti dall'ondata di maltempo della scorsa settimana. "Faremo il reddito e la pensione di cittadinanza, faremo quota 100 - ha aggiunto - in questi giorni vedo girare tante leggende metropolitane: nessuno nel governo vuole ridimensionare la legge di bilancio, che va avanti così com'è".

"Tutti questi moniti che arrivano da istituzioni che in passato hanno avallato il peggio del peggio, ci scivolano addosso. Hanno detto sì senza battere ciglio alle peggiori nefandezze come la legge Fornero, il Jobs act e, guarda caso, i soldi alle banche".

S&P - Standard&Poor's "non ci ha declassati. Soltanto che, siccome bisogna leggere il negativo anche dove non c'è, stamattina tutti dicono che ci ha mazzolati. Invece deve essere ben chiara una cosa: questo Governo non arretra, si farà il reddito di cittadinanza, si farà la pensione di cittadinanza, si farà la quota 100 per mandare in pensione le persone".

REDDITO -
"Tenete presente - ha aggiunto Di Maio - che queste tre misure sono collegate perché se mandiamo l'anno prossimo in pensione 500mila persone, si liberano 500mila posti di lavoro, che reinseriremo, con tanti giovani e meno giovani, attraverso la formazione dei centri per l'impiego nel programma del reddito di cittadinanza. Quindi le due cose non si toccano e il reddito di cittadinanza non si ridimensiona: questo fa solo parte di leggende metropolitane che sento girare in questi giorni".

EURO
- E ancora: "Non usciamo dall'euro. Perché tutti qui si sono convinti, a causa di una narrazione sbagliata che qualcuno, non noi del governo, ha voluto fare, che l'Italia voglia uscire dall'euro ed uscire dall'Europa. Noi non solo ci stiamo bene, ma tre sei mesi si vota per le europee e quindi l'Europa diventa di nuovo quella dei cittadini" ha proseguito Di Maio. "Sono sicuro che a livello europeo tutti i cittadini provocheranno una scossa forte, politica, per mandare a casa questa classe dirigente che in questi anni ha tagliato la nostra sanità, le nostre pensioni, il welfare e i servizi ai comuni, con il debito pubblico che è perfino aumentato''.

DRAGHI -
Parlando poi del presidente della Bce, Di Maio ha precisato: "Io non ho litigato con Draghi. Ho solo espresso un parere come lui esprime i suoi e credo che questo sia un Paese libero in cui tutti possiamo esprimere la nostra opinione".

SOVRANITA' - Infine, parlando di 'sovranità', il vicepremier ha precisato: "E' una parola che è all'interno della nostra Costituzione. Non è una brutta parola. Tutti sono preoccupati del fatto che all'interno di questo Governo qualcuno voglia riaffermare la sovranità di un Paese come l'Italia. Ma è proprio perché avevano e hanno dimenticato la Costituzione in tutti questi anni che oggi siamo ridotti così".

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