cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 21:37
10 ultim'ora BREAKING NEWS

"Solo promesse", vittime Salvabanche contro il governo

03 novembre 2018 | 11.52
LETTURA: 6 minuti

(Foto di repertorio/Fotogramma) - FOTOGRAMMA
(Foto di repertorio/Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Niente di diverso da quello che ha fatto e che ha detto il Pd". Così l'Associazione Vittime del Salvabanche attacca il governo Conte sulla questione dei rimborsi agli azionisti. "Hanno preso un sacco di voti promettendo che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l'intero ammontare del loro investimento perduto, e finalmente, dopo mesi di chiacchiere e slogan, arriva la norma di legge del governo M5S-Lega, sui rimborsi. Un rimborso parziale (solo nella misura del 30%) che verrà dato agli azionisti che 'hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell'Arbitro'", spiega l'associazione.

L'impegno di questo nuovo esecutivo, scrive ancora l'associazione, "che tanto si proclama come governo del cambiamento sarebbe dovuto essere quello di mettere in discussione i decreti incostituzionali di risoluzione delle 4 banche e delle 2 venete emanati dal Pd alla Corte Costituzionale, costringere le banche che hanno acquistato ad 1 euro a metterci i soldi per rimborsare tutti, sarebbe dovuto essere quello di punire i responsabili compreso Banca Italia e Consob, invece alla fine, al netto della propaganda si seguono le orme del Pd. Non solo: lasciare ancora gente a zero di fronte ai tanti soldi stanziati e strombazzati a favore dei media è deleterio e sconfortante al pari dell'azzeramento stesso".

Nella nota l'Associazione Vittime del Salvabcanche mostra "nel concreto" cosa è cambiato per le tre categorie di risparmiatori delle 4 banche e delle banche Venete.

Per gli obbligazionisti (con rapporto negoziale diretto) sia delle 4 banche che delle banche venete "praticamente non si è fatto nulla di nuovo, perché si applicano semplicemente gli strumenti che aveva messo in piedi il vecchio governo; quindi rimborso forfait o arbitrato da liquidare tramite il Fitd, ma sempre vincolati dai medesimi paletti (reddito Irpef e data di acquisto). Inoltre, nonostante le cose promesse in campagna elettorale, chi aveva ricevuto il suo 80% non potrà certo aspirare di recuperare il restante 20".

Quanto a quelli con rapporto negoziale indiretto, scrive ancora l'assoicazione, "in generale potremo dire che gli obbligazionisti esclusi dai rimborsi dal precedente governo, rimangono esclusi anche dal nuovo: coloro infatti che avevano comprato da intermediario non sono stati presi in considerazione, quindi non avevano ottenuto niente prima, e neppure adesso. Ma occorre ribadire - continua la nota dell'associazione - che la discriminazione tra truffati in questa vicenda non ha senso in quanto, anche a seguito delle audizioni in Commissione d'Inchiesta, è apparso con evidenza a tutti che la truffa è stata di sistema e non allo sportello".

Sul fronte degli azionisti, "i ristori sono parziali del 30% nella misura massima di 100mila euro, a cui poi andranno decurtati tutti i dividendi storicamente percepiti, e questo contribuirà ad abbassare sensibilmente il valore del rimborso, ma non solo: accettando queste cifre rinunceranno automaticamente a qualunque altra pretesa di rimborso di quanto perso in seguito ai crack. Quindi riassumendo: al di là delle rassicurazioni del governo viene confermato 'l'onere della prova', ovvero la necessità di disporre di una sentenza o una pronuncia favorevole riconosciuta ufficialmente per poter accedere al fondo di ristoro. Ma soprattutto cade il mantra delle 'restituzioni totali': il ristoro arriverà solo fino al 30% di quanto perso, e comunque fino a un massimale di 100mila euro".

Su Facebook il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio annuncia che giovedì ci sarà un incontro con l'associazione delle "vittime del 'salva banche" e altre associazioni che rappresentano i risparmiatori. "Il M5S - sottolinea - è sempre stato dalla parte dei risparmiatori e in Aula mentre veniva approvato questo schifo abbiamo attaccato duramente il Pd che li aveva accoltellati a tradimento. Quando poi abbiamo redatto il contratto di governo abbiamo messo tra i punti più importanti il risarcimento della truffa che avevano subìto e nella Manovra del Popolo abbiamo stanziato 1 miliardo e mezzo per loro. 15 volte di più se paragonato all'elemosina di 100 milioni del vecchio governo".

"La cosa più odiosa fatta dal governo precedente - rileva- è stato rifarsi sulla pelle dei risparmiatori per salvare i banchieri. Li hanno chiamati 'decreti salva banche' e invece erano ammazza risparmiatori. Hanno pagato loro il prezzo degli errori di altri, che sono stati tutelati da chi prima governava l'Italia". Invece, aggiunge Di Maio rivolgendosi ai risparmiatori, "noi siamo sempre stati dalla vostra parte, ma ora c'è chi gioca a metterci gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi. Io non mi presto a questo giochino dei giornali".

L'associazione delle vittime del salva banche, sottolinea Di Maio, "che hanno ancora nella schiena le ferite aperte dal decreto Pd, è un interlocutore di questo governo dal suo insediamento, sono saliti sul palco di Italia 5 Stelle e gli ho fatto una promessa. Di fronte a tutta questa disinformazione bisogna incontrarsi. Quindi questo giovedì ci vedremo, assieme alle altre associazioni e comitati, per raccontare per filo e per segno in che maniera potranno riavere i soldi che hanno perso per colpa del cinismo del vecchio governo". "Potranno accusarci di tutto, ma non del fatto che fuggiamo di fronte a chi chiede di parlare con noi. Le porte sono sempre aperte per tutti i cittadini, soprattutto per quelli che sono stati massacrati in questi anni. Abbiamo promesso di essere al vostro fianco e lo faremo fino in fondo", conclude Di Maio.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza