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Prestiti, più soldi per spese mediche

28 novembre 2018 | 11.05
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Stanno cambiando le ragioni che spingono gli italiani a chiedere un prestito personale: aumentano le richieste di prestiti personali destinati al consolidamento debiti, all’acquisto di arredamento e alle spese mediche, mentre calano quelli per la ristrutturazione della casa. Sono queste le prime evidenze emerse dall’osservatorio congiunto di Facile.it e Prestiti.it, realizzato su un campione di oltre 150.000 domande di finanziamento. Nei primi 10 mesi dell'anno, rileva l'analisi, sono in forte aumento le richieste per credito destinato al consolidamento debiti, che passano dal 9,5% del 2017 al 13,1% di quest'anno. Aumentano anche quelle per pagare le spese mediche, il cui peso percentuale è cresciuto di oltre un terzo passando dal 3,7% del 2017 al 5% del 2018.

Secondo Facile.it gli italiani continuano dunque a far ricorso alle società del credito, ma cambiano le priorità. Esaminando le richieste di prestito personale nelle quali il firmatario ha specificato la finalità, emerge che la prima motivazione che ha spinto gli italiani a presentare domanda nei primi 10 mesi dell’anno è l’acquisto di un’auto usata (22%), mentre slittano al secondo posto le richieste di prestito destinate alla ristrutturazione della casa (21%), che perdono 4,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Guardando alla cifra richiesta, nel corso dei primi 10 mesi dell’anno questa si è attestata in media a 10.334 euro, lo 0,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Aumento che, si legge nell’analisi, si è tradotto anche in un allungamento dei piani di ammortamento medi, passati da 60 a 62 rate.

Andando nel dettaglio, a variare rispetto ai primi 10 mesi del 2017 sono state anche le somme che i richiedenti hanno cercato di ottenere. In aumento gli importi medi richiesti per il consolidamento debiti (17.538 euro, +9%), per la formazione (7.040, +12%) e i viaggi (4.692 euro, +13%). In calo, invece, le somme richieste per i prestiti personali destinati alla casa, come l'acquisto immobili (21.025 euro, -20%) e la ristrutturazione casa (13.281 euro, -13%). Situazione in chiaroscuro per i prestiti personali per l’acquisto di arredamento: se ne chiedono di più (il loro peso percentuale è passato dal 7,1% all’8,8%), ma è diminuito il taglio medio (sceso del 4% e stabilizzatosi a 8.443 euro).

Guardando al profilo dei richiedenti emerge che chi ha presentato domanda nei primi 10 mesi del 2018 aveva, in media, 42 anni; la fascia anagrafica più rappresentata è quella degli under 35, cui fanno capo quasi 1 terzo delle richieste (31,9%), seguita dai richiedenti con età compresa tra i 35 e 44 anni (31,5%) e quelli nella fascia 45-54 anni (23%).

Dati interessanti, sostiene poi la ricerca di Facile.it, emergono dall’analisi del sesso del richiedente; la percentuale di domande di finanziamento presentate da donne rimane ancora marginale (circa il 28%) e permangono le differenze sugli importi medi richiesti dai due sessi, con gli uomini che puntano ad ottenere, in media, il 10% in più rispetto al gentil sesso (10.612 euro contro i 9.633 euro). Rispetto alla posizione lavorativa del richiedente, a presentare domanda in circa il 75% dei casi è un dipendete con contratto a tempo indeterminato, nel 14% un lavoratore autonomo o libero professionista e nel 5,5% un pensionato.

"Nell’ultimo anno si è assistito ad un cambiamento delle motivazioni che hanno spinto gli italiani a chiedere un prestito personale", spiega Andrea Bordigone, responsabile prestiti di Facile.it . "Se da un lato l’aumento del consolidamento debiti ci racconta di una maggiore consapevolezza rispetto alle opportunità per gestire più correttamente il debito, dall’altra non si può non notare come stiano assumendo un peso sempre maggiore le richieste di prestiti personali destinati a coprire le spese mediche", conclude.

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