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Conte: "Evitare procedura interesse di tutti"

01 dicembre 2018 | 13.36
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(Afp)
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Continua la trattativa con l'Europa sulla manovra perché evitare l'infrazione "è interesse di tutti". A dirlo è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che a margine del G20 ha spiegato che la fiducia sulla legge di bilancio "al momento non è scontata, è l'estrema ratio per qualsiasi provvedimento. In Parlamento stanno lavorando alacremente e la fiducia si decide solo all'ultimo e quando necessario". "L'obiettivo - ha continuato il premier dopo un incontro con il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Junker - è evitare la procedura, è interesse dell'Italia e interesse dell'Europa". E alla domanda se si sia parlato del 2%, Conte replica: "Non abbiamo parlato di numeri finali".

Con la Commissione Ue sulla manovra, ha poi ribadito in chiusura del vertice, "c'è un negoziato in corso" e si stanno compiendo "passi in avanti" e valutando una serie di soluzioni. "Sono molto parco nel raccontare quello che ci stiamo dicendo, per ovvie ragioni: è un negoziato in corso - ha spiegato Conte - la riservatezza è d'obbligo anche perché stiamo lavorando a delle ipotesi che fino a quando non si concretizzeranno e non assumeranno la veste della finale soluzione condivisa da parte della Commissione europea e del governo italiano non ha senso che anticipi alcunché".

"E' chiaro - ha aggiunto comunque il premier - che ogni incontro che facciamo si compiono dei passi avanti. Questa mattina abbiamo fatto colazione con il ministro Tria, con il presidente Juncker e con Moscovici e parte dello staff tecnico. Stiamo lavorando, oltre che ad una cornice più generale, politica, per valutare tutti i passaggi che ci aspettano; anche a soluzioni concrete".
"I rispettivi staff tecnici stanno lavorando quotidianamente e continueranno a farlo anche in questa settimana e confidiamo di aggiornarci nei prossimi giorni - ha spiegato - per verificare la plausibilità di alcune soluzioni tecniche". Conte ha poi spiegato che i rapporti con gli altri partner europei sono "di massima cordialità e serenità. Seguono con attenzione questa negoziazione, sono desiderosi di conoscerne l'esito, ma nel rispetto delle reciproche prerogative, nazionali del governo e della Commissione, auspicando tutti che ci sia una soluzione condivisa".

Con l'Unione europea, continua, "siamo sulla medesima barca, bisogna approdare ad una terra ferma", spiega ancora Conte, che ribadisce come siano "ragionevoli e non azzardate" le previsioni di crescita indicate nella manovra. Una procedura di infrazione, ha spiegato Conte, non conviene né all'Italia né all'Europa, "perché l'Italia non si pone contro l'Europa", ma "è parte integrante di un ordinamento europeo di cui siamo un Paese fondatore. Allo stesso modo non conviene all'Unione europea che non è altro dall'Italia". Le previsioni economiche, ha spiegato ancora, "è vero che hanno suscitato qualche perplessità in alcuni ambienti, anche europei, ed è la ragioni per cui per arrivare ad una soluzioni condivisa con la Commissione europea stiamo rinforzando quelle che sono le prospettive di crescita con alcuni interventi, alcune misure destinate a rendere ancora più solida questa parte della nostra manovra".

"Vorrei poi ricordare che sarebbe stato per noi facile concepire una manovra economica, alla luce dell'eredità ricevuta dai precedenti governi, aumentando l'Iva per esempio. Quando ci siamo seduti intorno ad un tavolo per iniziare ad impostare una manovra, ci siamo ritrovati con un carico di 12 miliardi e mezzo per il 2019 per l'Iva. Quindi il fatto di non aumentare l'Iva e di farci carico di questo pesante fardello economico, è stato uno degli elementi che abbiamo considerato proprio per favorire la crescita, per evitare che il Paese potesse prendere una spirale che si prefigurava di recessione".

DI MAIO - "Nella trattativa se non si chiede al governo di tradire gli italiani, perché noi non tradiremo gli italiani, possiamo portare avanti tutti i punti di caduta e i compromessi che vogliamo", sottolinea quindi il vicepremier Luigi Di Maio, a margine della visita alla Contarina di Treviso.

Sull'ipotesi di abbassamento del rapporto fra deficit e Pil al 2%, Di Maio ribadisce che "non dobbiamo aggrapparci a questi numerini: oggi il tema principale è che se l'economia rischia di fermarsi dobbiamo fare una manovra che mette soldi nell'economia. Con questa manovra mettiamo 37 miliardi in investimenti per il rischio idrogeologico, nei pensionamenti di chi non poteva andare in pensione con la legge Fornero, nel reddito di cittadinanza, nell'abbassamento delle tasse alle imprese" e "questo dev'essere chiaro alla Ue e ai cittadini italiani".

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