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Filmerà gli atomi, al fisico Stefano Bonetti 2 mln Erc

02 gennaio 2019 | 12.28
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Il fisico Stefano Bonetti
Il fisico Stefano Bonetti

Girare il film più breve della storia: un milionesimo di miliardesimo di secondo. Giusto il tempo di vedere come cambia l’orientamento di magneti nanoscopici, con una risoluzione di un milionesimo di millimetro. Con la possibilità di rivoluzionare anche le tecnologie informatiche. E’ la frontiera scientifica a cui ambisce il fisico Stefano Bonetti, neoassunto come professore associato all’Università Ca’ Foscari Venezia e professore al Dipartimento di Fisica dell’Università di Stoccolma.

Bonetti, un tradizionale caso di 'cervello' italiano trasferitosi all'estero e che ora si divide fra la Svezia e Venezia, ha messo a punto il progetto Magnetic Speed Limit conquistando quasi 2 milioni di euro dall'European Research Council (Erc), la prima agenzia dell'Unione europea dedicata al supporto della ricerca scientifica di frontiera. Per raggiungere l'ultravelocità fotografando un oggetto così piccolo, il ricercatore italiano avrà bisogno di apparecchi enormi, i laser a elettroni liberi, infrastrutture di ricerca di nuova generazione capaci di generare potenti flash a raggi X.

E ad aprire le porte a Bonetti e al suo team sarà l'European XFEL di Amburgo, un’infrastruttura entrata in funzione nel 2017, costata 1,2 miliardi di euro e dotata di un tunnel rettilineo sotterraneo lungo 3,4 chilometri dove vengono accelerati elettroni e 'sparati' flash ad un ritmo di 27mila al secondo. "Avere un’idea e poterla mettere alla prova in questi laboratori all’avanguardia è una grande soddisfazione per chi, come me, ama sperimentare per scoprire qualcosa di nuovo su un fenomeno fisico fondamentale come il magnetismo" racconta Stefano Bonetti.

In fisica il magnetismo è quel fenomeno per cui alcuni materiali sono in grado di attrarre il ferro nonché trasmettere questa capacità ad altri materiali. Bonetti realizzerà con il suo tem alcuni esperimenti anche in Italia, al Sincrotone di Trieste, sede del Fermi FEL. Inoltre, nel laboratorio laser del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi, verrà installato un sistema laser ultraveloce "da tavolo" per poter eseguire esperimenti che, uniti alle misure a raggi X, saranno in grado di dare una visione di insieme della natura fondamentale del magnetismo.

"L’obiettivo dei nostri esperimenti è studiare il magnetismo osservandolo a velocità e con risoluzione finora impensabili" chiarisce il ricercatore e neoprofessore cafoscarino. Una ricerca di base che potrebbe rivoluzionare la tecnologia informatica. "Oggi -spiega il fisico- i dati dell’umanità sono conservati e fruiti digitalmente grazie a supporti magnetici, i nostri studi potrebbero permettere lo sviluppo di nuove tecnologie per gestire le informazioni in modo più veloce e più efficiente dal punto di vista energetico".

Dottorato in Fisica a Stoccolma, Bonetti ha iniziato la sua attività di ricerca come postdoc a Stanford nel 2012 per poi ritornare da ricercatore in Svezia. E' professore associato all’Università di Stoccolma dal 2017, anno in cui ha iniziato il progetto "Understanding the speed limits of magnetism". Poi, dalla fine del 2018, Bonetti divide la propria attività di ricerca tra Stoccolma e Venezia. "Ho scelto Ca’ Foscari -sottolinea- perché è un ateneo che ha dimostrato negli ultimi anni una volontà di investire sulla ricerca non comune non solo nel panorama italiano, ma con pochi pari anche a livello europeo". E con l’arrivo a Venezia di Bonetti salgono a 9 i vincitori di grant Erc di Ca' Foscari.

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