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Quota 100, le misure del dl

05 gennaio 2019 | 18.25
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(Fotogramma)
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Partirà ad aprile 2019, insieme al Reddito di cittadinanza, la misura pensionistica cavallo di battaglia leghista conosciuta come Quota 100. Lo prevede la bozza di decreto in possesso dell'AdnKronos, titolata 'Decreto legge contenente disposizioni relative all'introduzione del reddito di cittadinanza e a interventi in materia pensionistica', al vaglio dei tecnici del governo gialloverde.

Per quanto riguarda la sperimentazione triennale prevista nella bozza di decreto per la pensione, per il triennio 2019- 2021 si potrà andare in pensione anticipata a 62 anni di età e 38 di contributi. Il requisito relativo all'età anagrafica, però, si legge ancora, sarà "successivamente adeguato agli incrementi della speranza di vita".

Per maturare il diritto all'accesso sarà possibile, si legge ancora nella bozza, cumulare gli eventuali contributi maturati in altre gestioni anche se quota 100 "non è cumulabile con i redditi da lavoro dipendente o autonomo. Un limite questo cui fanno eccezione quei redditi da lavoro autonomo "occasionale" per un massimo di 5mila euro lordi annui e valido fino "alla maturazione dei requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia".

Finestre temporali - Secondo la bozza del dl, i lavoratori privati che abbiano maturato i requisiti di 62 anni di età e 38 di contributi entro il 31 dicembre 2018 abbiano una decorrenza di 3 mesi e possano dunque conseguire il diritto alla pensione a partire dal 1 aprile prossimo mentre per i lavoratori pubblici la decorrenza è pari a sei mesi e la prima finestra di uscita prevista è per luglio prossimo. Sempre per i lavoratori pubblici è previsto un preavviso alle amministrazioni di almeno sei mesi.

L'accesso alla pensione anticipata è consentita, si legge ancora nella bozza di dl, "se risulta maturata un'anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi per le donne. In questo caso il diritto alla decorrenza delle pensione una volta maturati i requisiti è trimestrale.

Ape social e proroghe - Abrogazione degli incrementi di età legati all'aumento della speranza di vita invece per i lavoratori precoci che conseguiranno a partire dal 1 gennaio, il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi 3 mesi dalla maturazione dei requisiti stessi. Proroga ma solo per un anno, fino al 31 dicembre 2019, anche dell'Ape sociale per particolari categorie di lavoratori disagiati.

Opzione donna prorogata - Il diritto al trattamento pensionistico anticipato ricalcolato con il metodo contributivo infatti è riconsociuto per le donne nate entro il 31 dicembre 1959 che abbiano maturato una anzianità contributiva pari o superiore ai 35 anni.

Lavoratori Pa e convenzioni con banche - Le Pubbliche amministrazioni potranno stipulare apposite convenzioni con le banche per far fronte all'erogazione anticipata dell'indennità di fine servizio per quei lavoratori che accederanno al pensionamento anticipato. E' quanto prevede la bozza di decreto su Reddito di cittadinanza e Quota 100. Le convenzioni, si legge ancora, "fisseranno preventivamente i limiti dei tassi di interesse che potranno essere applicati dagli istituti di credito medesimi".

Assunzioni all'Inps - Per dare "piena attuazione" alle disposizioni contenute nel decreto è autorizzata una spesa di 50 mln di euro per l'assunzione di personale da assegnare alle strutture dell'Inps

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