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Assilea: "Estranei a 'intese restrittive' contestate da Antitrust"

09 gennaio 2019 | 17.59
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Assilea "prende atto della decisione con la quale l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha contestato alle principali società attive nel settore dei finanziamenti per l’acquisto di automobili un’intesa restrittiva della concorrenza, attuata, secondo l’Autorità, anche attraverso l’utilizzo dei dati dell’Associazione italiana leasing, sia pur per un periodo molto limitato rispetto alla durata totale del presunto cartello (meno di 2 anni e mezzo sul totale di quasi 14 anni) e con una sanzione quasi simbolica (11.694 euro)".

Lo sottolinea l'associazione in una nota in cui "si ritiene del tutto estranea ai fatti in questione, non avendo mai contribuito in alcun modo a tale presunta intesa restrittiva tra le cosiddette captive banks, né tramite la diffusione di dati statistici – che l’Associazione ha sempre gestito nel rispetto formale e sostanziale del diritto della concorrenza – né costituendo l’occasione di contatti illeciti tra le parti".

Assilea spiega di essere "stata ascoltata dall’Autorità antitrust in merito a un’indagine di mercato e una riunione fra gli operatori oggetto di accertamento" e osserva di avere "comprovato che la suddetta indagine è stata condotta una tantum, nel 2013, ha interessato tutti i comparti del leasing - Auto, Strumentale, Immobiliare, Energy e Nautica - e aveva ad oggetto informazioni pubbliche che sono state diffuse solo in forma aggregata e anonima".

"Circa la riunione presa in esame, aveva ad oggetto il generico andamento di tutto il mercato del leasing e non vi ha partecipato nessuna delle società del settore Auto sottoposte all’accertamento" continua l'Associazione.

"Per loro natura i dati diffusi da Assilea non sono utili ad agevolare la costituzione di un cartello, in quanto non danno indicazioni dei comportamenti competitivi delle captive del settore Automotive”, dichiara il presidente dell'Associazione, Enrico Duranti. “La stessa Autorità Antitrust ha riconosciuto che l’Associazione ha volontariamente e autonomamente adottato un programma di compliance antitrust in linea con i più elevati standard internazionali a datare dal giugno 2016, cioè circa un anno prima dell’avvio del procedimento, a riprova dell’attenzione che Assilea ha sempre avuto per questi temi e per l’attività di tutela dei consumatori”.

Assilea annuncia infine che "valuterà in seno agli organi associativi competenti l’opportunità di impugnare la decisione dell’Autorità dinanzi al TAR Lazio, affinché quest’ultimo possa confermare la piena correttezza e legittimità dell’operato dell’Associazione e la sua totale estraneità all’intesa contestata alle captive banks".

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