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Tirrenia, Onorato attacca Toninelli: "Solo demagogia"

17 gennaio 2019 | 17.18
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"La sua è una dichiarazione di chi non sa e non ha preso le informazioni, pura campagna e demagogia elettorale". E' la replica dell'armatore Vincenzo Onorato alle affermazioni su Tirrenia del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli. "Per quanto riguarda il monopolio, non sa che sulle linee per la Sardegna operano altre quattro compagnie: Grandi Navi Veloci, Sardinia Ferries, Grendi e Grimaldi. Le tariffe Tirrenia inoltre - sottolinea Onorato - non sono stabilite da noi, ma dalla convenzione firmata con lo Stato, e spesso sono ben al di sotto dei limiti fissati dalla stessa".
"Al ministro Toninelli, alla cui impreparazione siamo abituati da tempo e sui temi più svariati, dico, perché è evidente che non lo sa, che per Onorato Armatori, di cui Tirrenia fa parte, lavorano 5.000 persone, tutte italiane e rappresentiamo di gran lunga la prima realtà nazionale in termini occupazionali nei traffici per le isole". "Gli consiglio - prosegue Onorato - inoltre di includere nei provvedimenti per il reddito di cittadinanza i 50.000 marittimi italiani disoccupati a casa grazie a politiche confermate dai suoi predecessori e che servono gli interessi della lobby degli armatori a cui anche il signor Toninelli sembra rispondere". "Del resto dal suo ministero dipendono anche i controlli sulle leggi a tutela dei marittimi italiani che vengono sistematicamente disattese dagli armatori. Quando poi va in Sardegna si ricordi anche delle nostre 500 persone, tutti sardi, che lavorano ogni giorno su e per l'Isola", conclude Onorato.

Da Cagliari Toninelli aveva annunciato che "a luglio del 2020 sarà bandita la nuova gara per la continuità territoriale marittima per la Sardegna con il superamento del monopolio della Tirrenia". "Significa che sarà scritta una convenzione in cui al centro ci sono i cittadini sardi e non gli interessi di una compagnia che ha preso i soldi pubblici, tantissimi, 72 milioni, ed ha aumentato i prezzi. E' una cosa sconvolgente - aveva aggiunto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti - Purtroppo l'ho trovata in tutti i dossier, nelle convenzioni e nelle concessioni autostradali e con Tirrenia".  "Faremo una gara - aveva allora sottolineato - nel luglio del 2020, e chi la vincerà dovrà rispettare delle condizioni ben precise e paritarie tra i suoi vantaggi, legittimi, di guadagno, e i vantaggi legittimi, in termini di utilità sociale per il popolo sardo".

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