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Toninelli a Pioltello un anno dopo la tragedia

25 gennaio 2019 | 08.51
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(Danilo Toninelli /Facebook)
(Danilo Toninelli /Facebook)

"Chiedo scusa a nome dello Stato. Si doveva fare manutenzione, si doveva controllare meglio". A scriverlo in un post su Facebook è il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, salito a bordo del treno delle 5,32 da Cremona a Milano, "lo stesso treno che un anno fa deragliò a Pioltello provocando tre morti e decine di feriti", ricorda. "Lo ribadisco, la più grande opera di cui l'Italia ha bisogno è la manutenzione e la messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti. Perché nessuno debba più morire così. Mai più!", dice Toninelli. "C'è stata una tragedia che lo Stato non può sopportare. Io chiedo scusa profondamente a nome dello Stato", ha poi ribadito.

La più grande opera necessaria in Italia? E' "la manutenzione", ha detto ancora il ministro giunto sul luogo della tragedia. "Altro che grandi opere di miliardi che danno lavoro a due, tre imprese e qualche mazzetta a qualche politico per i permessi. La manutenzione delle infrastrutture è la più grande opera per mettere i 3 milioni di pendolari che tutti i giorni viaggiano in Italia in sicurezza".
"Portare avanti la manutenzione ordinaria e straordinaria - ha aggiunto - significa che non deve morire più nessuno, i dati di Rfi mi dicono che rispetto alla media europea i numeri sono buoni, ma me ne frego dei dati buoni io non voglio più nessun morto, è inaccettabile". Nel discorso di Toninelli c'è spazio anche per una nota polemica: "Trenord - spiega il ministro - inizia adesso a migliorare perché sono arrivati incompetenti come me che ha portato vari treni e ne porterà tanti di più".
"Mi avrebbe fatto molto piacere vedere Matteo Salvini qui con me a ricordare tre morti di Stato", ha poi risposto il ministro a una domanda sulla posizione del vicepremier della Lega sulla Tav.

MATTARELLA - "Ricorre il primo anniversario del grave incidente ferroviario, che ha spezzato la vita di tre donne e provocato ferite, sofferenze, dolore in numerosi passeggeri del treno deragliato poco dopo aver superato la stazione di Pioltello-Limito, in Lombardia. In questo giorno di ricordo, desidero anzitutto esprimere vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a tutti coloro che hanno patito per le conseguenze di un disastro ingiustificabile. La sicurezza della rete di trasporti e l’efficienza del servizio costituiscono parte della qualità della vita, e della libertà stessa, della nostra comunità nazionale". Lo afferma in una dichiarazione il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

"Le garanzie -prosegue il Capo dello Stato- sono affidate alle istituzioni pubbliche, agli organi di controllo e agli operatori, e non possono essere compresse o sacrificate in nome di altre priorità. La tragedia del treno regionale, affollato di pendolari, che la mattina del 25 gennaio di un anno fa uscì dai binari, causando lutti e angosce, oltre che disagi nella vita di molti, rappresenta un monito. Vanno assicurati standard di controllo e di manutenzione atti a scongiurare rischi ai cittadini che utilizzano servizi pubblici".

"Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine verso i soccorritori e il personale sanitario, che affrontarono l’emergenza con dedizione e professionalità, rivolgo un saluto cordiale a tutta la comunità locale, che ha saputo unirsi nel sostegno e nella solidarietà e che ora, insieme ai familiari delle vittime e dei feriti, attende l’accertamento delle responsabilità nelle sedi giudiziarie".

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