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Giù i dazi per 1 mld, presentato a Bologna accordo Ue-Giappone

25 gennaio 2019 | 19.09
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Giù i dazi per 1 mld, presentato a Bologna accordo Ue-Giappone

Un miliardo di dazi doganali all'anno liberati, che daranno nuove opportunità di crescita alle aziende di tutta Europa per investire in Giappone. Una occasione da cogliere per le imprese italiane, soprattutto per le Pmi che storicamente hanno difficoltà a entrare in un mercato chiuso come quello del Sol Levante. L'accordo di partenariato tra la Ue e il Giappone è stato presentato a Bologna.

Tra le novità più importanti l'abbattimento delle barriere tariffarie, in un percorso che passerà dal 90% fino al loro totale annullamento, alla riduzione di molte barriere non tariffarie come per esempio quelle sulle automobili, tema molto sensibile per entrambi i mercati. Fino alla garanzia ad oltre 200 prodotti agricoli europei , riconosciuti tramite l'identificazione geografica, lo stesso grado di protezione in Giappone di quello offerto dai paesi Ue.

Al convegno sono intervenuti Yuji Amamiya Console del Giappone a Milano, Pierpio Cerfogli vice direttore generale di Bper Banca, area affari, e Ruben Sacerdoti, responsabile Servizio Attrattività e Internazionalizzazione regione Emilia Romagna. "Con questo accordo -ha detto Yuji Amamiya- sicuramente le importazioni e le esportazioni saranno aumentate da entrambe le parti. Per esempio con gli alcolici potremo gustare ancora di più i vini Italiani. L'Italia è già un partner importantissimo. E' il secondo paese per le esportazioni in Giappone, ovviamente questo accordo migliorerà anche i rapporti con le imprese".

"E' un accordo -ha spiegato Pierpio Cerfogli- che definire epocale è il minimo; io non ho a mente accordi così rilevanti fatti in passato. Riguarderà 600 milioni di persone, ci permetterà di affacciarci in modo molto propositivo e proattivo a 130 milioni di persone in Giappone, ma soprattutto spazzerà via 1 miliardo di dazi doganali. Questo significa offrire delle opportunità alle imprese italiane di grandissimo spessore. Bepr Banca è presente perché sul Giappone ha un network di relazioni per affiancare gli imprenditori che da queste opportunità vorranno trovare giovamento e profitto. Vogliamo replicare il modello che il nostro sito internet ha proposto che è quello di un appoggio per chi vuole aumentare il lavoro dell'esportazione e creare rapporti forti anche in questi paesi".

"Il Giappone conta già quasi il 2% delle esportazioni totali della Regione Emilia Romagna a livello assoluto, ma rispetto ad altri paesi -ha detto Ruben Sacerdoti- sta mostrando livelli di crescita molto elevati. Lo scorso anno l'export verso il Giappone è aumentato del 16% anche grazie all'apertura dello stabilimento a Bologna di Philip Morris che ha nel Giappone un mercato privilegiato ma anche il settore delle automobili di lusso, la meccanica e l'agroalimentare ma anche le piastrelle. Il 50% di tutte le piastrelle italiane che vanno in Giappone sono emiliano- romagnole. Questo accordo va a liberare spazio per le piccole medie imprese che fino ad oggi avevano trovato difficoltà ad arrivare in quel mercato (basta pensare che l'80% del miliardo di euro di esportazioni regionali verso il Giappone è di grandi imprese) ma noi ci aspettiamo che i tassi di crescita per queste adesso imprese aumentino significativamente. Il Giappone rimane comunque un paese difficile quindi bisogna prepararsi bene".

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