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Quota 100, al via le domande

29 gennaio 2019 | 13.57
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Quota 100 ai blocchi di partenza. E' ora possibile presentare all'Inps le domande per l'anticipo della pensione (COME FARE). Con un messaggio diffuso sul proprio sito, l'istituto di previdenza ha spiegato che possono essere presentate telematicamente - se si è in possesso delle credenziali di accesso (pin rilasciato dall’Istituto, Spid o Carta nazionale dei servizi) - o, in alternativa, attraverso i patronati e gli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all'Inps oppure utilizzando i servizi del Contact center. Alle 13 risultavano presentate già le prime 44 domande.

Soddisfatto Matteo Salvini: "Giornata importante, dopo anni e anni di battaglia, un referendum negato e manifestazioni di piazza, oggi è data da segnare in blu" ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno in una conferenza stampa organizzata alla Camera dalla Lega per presentare la misura che arriva in Gazzetta ufficiale.

Gli fa eco il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon: "Con questo provvedimento diamo la possibilità, nel triennio 2019-2021, a un milione di persone, di cui 350mila donne, di poter andare in pensione con 62 anni e 38 di contributi, 5 anni prima di quanto avveniva in precedenza - ha affermato -. E non si tratta di un provvedimento assistenzialistico ma piuttosto di un intervento che punta a un ricambio generazionale nel mercato del lavoro". Durigon ha poi sottolineato che il provvedimento prevede il "divieto di cumulo di reddito, appunto perché vogliamo favorire il ricambio generazionale".

"Il provvedimento prevede delle finestre per l'uscita dei lavoratori perché l'impatto che si attende nei prossimi giorni è altissimo, quindi c'è bisogno che l'Inps possa gestire tutto al meglio - ha spiegato ancora Durigon -. Ci saranno finestre trimestrali per i privati e semestrali per il pubblico. Questa differenza dipende dal fatto che nel pubblico per il ricambio generazionale abbiamo necessità dei concorsi e quindi diventa più difficile la gestione, e quindi abbiamo fatto una finestra leggermente più lunga".

Quindi ha ricordato che nel provvedimento "c'è la conferma di 'opzione donna' che è un altro strumento che permetterà di andare in pensione alle donne che al 31 dicembre 2018 hanno 58 anni di età se lavoratrici dipendenti e 59 anni di età se autonome con 35 anni di contributi", con una previsione di 32mila donne che andranno in pensione prima nel triennio 2019-2021. Il sottosegretario al Lavoro non ha dimenticato infine "l'apporto dell'Ape sociale per dare respiro alle situazioni di crisi".

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