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Pil, Bonometti, "Industriali inascoltati, cambio rotta o catastrofe"

31 gennaio 2019 | 20.05
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''Serve un cambio di rotta immediato o sarà la catastrofe''. Non ha dubbi, Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia nell'indicare il pericolo che corre il paese, entrato in recessione con gli ultimi dati sul pil.

''Lo avevamo detto già a settembre - dice all'Adnkronos - ma non siamo stati ascoltati e ora il rischio di far sprofondare il paese nell'abisso è fortissimo. A questo punto il governo deve cambiare rotta perchè ora, ripeto, si rischia davvero grosso. Il rallentamento indica un paese che non solo non cresce, ma che non ha più fiducia, non hanno fiducia le imprese che creano ricchezza e lavoro e non hanno più fiducia i cittadini bombardati in continuazione da frasi ad effetto. Non solo gli investimenti pubblici sono fermi, ma persino quelli privati''. Se la politica è responsabile, secondo Bonometti ''deve avere il coraggio di dire come stanno le cose per davvero e agire subito''.

Subito significa ad esempio ''sbloccare 26 miliardi di investimenti che possono diventare 30 e che non incidono sul bilancio; subito vuol dire annullare il provvedimento sull'eco tassa che penalizza l'industria italiana a vantaggio di quella estera che produce auto elettriche''. Solo queste due misure '' potrebbero già dare un segnale e invertire la rotta''. Il pericolo è che se resta ad esempio l'ecotassa ''muore la produzione dell'auto nel nostro paese, quella che fa subito ripartire l'economia e se muore saltano migliaia di posti di lavoro''. Perchè è vero ''che il rallentamento dell'economia è mondiale, ma all'estero le produzioni sono rallentate molto meno che in Italia e questo, con il debito pubblico altissimo che si ritrova il Paese, vuol dire arrivare alla catastrofe se non si fa qualcosa subito''.

Per ora però gli industriali ''inascoltati'' non metteranno in campo azioni eclatanti ''il momento è grave -sottolinea- serve senso di responsabilità sia da parte nostra che da parte della politica. Bisogna quindi smetterla di addossare colpe e smetterla di fare campagna elettorale e iniziare a lavorare per invertire la situazione''.

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