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Tria: "Rivedere regole Ue"

22 febbraio 2019 | 13.58
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Rivedere regole che funzionano in una situazione di crescita e che, invece, non rispondono alle situazioni di rallentamento dell'economia. E' il messaggio che giunge dal ministro dell'Economia. Giovanni Tria, nel suo intervento all'università di Tor vergsta. "L'Italia si è espressa favorevolmente al Fiscal compact quando tutto sembrava sgretolarsi con la crisi. Ma quelle sono regole che funzionano con una crescita sostenuta e non consentono di rispondere alle esigenze della situazione corrente", ha evidenziato Tria.

"Regole che non consentono di tener conto della mutevolezza e impediscono l'aggiustamento discrezionale delle politiche finendo per agire - ha spiegato- in maniera tragicamente prociclica se non strutturalmente deflattiva". Una situazione, questa, ha ricordato ancora Tria, con cui l'Italia si e dovuta confrontare con l'ultima legge di bilancio.

Per fronteggiare i momenti di crisi "quello che sto suggerendo non è non avere regole ma che nelle politiche economiche i tecnicisimi non dovrebbero avere lo stesso peso politico delle ragioni fondamentali del cooperare tra nazioni" ha affermato ancora Tria. "Non ricostruiremo mai la fiducia in questo modo. Prima dobbiamo guardare perché stiamo insieme e poi guardare se l'architettura risponde efficacemente. E oggi avviene il contrario", ha ammonito.

"Durante il processo per l'approvazione della legge di Bilancio sembrava che l'Italia volesse mettere in discussione le regole tecniche e addirittura la moneta unica, come se l'unico motivo per stare insieme fosse il rispetto delle regole fiscali. Ma il progetto europeo  - ha detto Tria - ha bisogno di puntare a qualcosa di più grande, giocando un ruolo più decisivo per una globalizzazione sostenibile". 

Poi ha aggiunto: "Le previsioni della Ue indicano un rallentamento della grandi economie, Germania, Francia, Italia. Un rallentamento che per l'Italia significa recessione ma la misura è simile".

Con le misura varate dal Governo, "si tenta di dare una risposta alla volontà dei cittadini di uscire dal percorso segnato dalla crisi" ha spiegato il ministro. "Stiamo avendo tassi di crescita più bassi della media Ue" e ora "l'obiettivo è sostenere coloro che più soffrono e dare una spinta agli investimenti pubblici", ha detto. Infine una battuta: "In questo anno ho avuto shock emotivi ma quello di oggi è uno positivo".

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