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Italia player in Artico con hi-tech Leonardo

26 febbraio 2019 | 17.54
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Immagine di Cosmo SkyMed
Immagine di Cosmo SkyMed

Sta subendo un profondo mutamento climatico eppure tutta la regione dell'Artico offre nuove possibilità di crescita di attività economiche che, grazie all'uso e alla gestione di tecnologie all'avanguardia, può tradursi in uno sviluppo sostenibile per l'ambiente e le comunità locali. E in questo quadro l'Italia sta giocando un ruolo sempre più strategico. Nell'ambito del progetto Arcsar lanciato dall'Ue, il nostro Paese ha infatti già attivi sistemi satellitari sulla regione ma può allargare il raggio di impegno mettendo in campo le tecnologie innovative di Leonardo come elicotteri hi-tech per ricerca e soccorso e radar per l'aiuto alla navigazione nell'ambiente artico.

E' il quadro emerso all'apertura della tre giorni di lavori sul progetto Arctic Security and Emergency Preparedness Network (Arcsar) che, fino a giovedì 28, si svolgono nell'Auditorium di Leonardo. Ad aprire i lavori sono stati il presidente di Leonardo, Gianni De Gennaro, il Vice-Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, l’Ambasciatrice norvegese, Margit F. Tveiten, il coordinatore di Arcsar, Bent-Ove Jamtli, la già Presidente della Inuit Circumpolar Council, Okalik Eegeesiak.

"L'Artico è una nuova frontiera ed il progetto Acsar è un buon esempio di cooperazione fra industria e ricerca" e "le nostre aziende svolgono un ruolo chiave" ha detto Fioramonti. "I cambiamenti in corso nell'Artico sono potenzialmente negativi ma costituiscono anche una sfida" ha rimarcato Fioramonti intervenendo al workshop che ha l'obiettivco di fare il punto sul progetto quinquennale Arcsar promosso dall’Unione Europea, nell’ambito di Horizon 2020, proprio per favorire il confronto su aspetti di sicurezza, risposta alle emergenze e sviluppo tecnologico e sostenibile dell’Artico.

Il progetto Arcsar vede dunque l'Italia in un ruolo di primo piano con Leonardo che, tramite e-Geos (80% Telespazio e 20% Agenzia Spaziale Italiana), è l’unica industria a partecipare all'iniziativa guidata dalla Joint Rescue and Coordination Center Northern Norway, che coinvolge 21 enti di ricerca e istituzioni di 13 Paesi. De Gennaro ha per questo sottolineato "l'orgoglio" di partecipare al progetto "come partner industriale di riferimento" ed ha ricordato che l'Italia è "storicamente presente nella regione artica con attività scientifiche e di esplorazione che le hanno garantito il posto di osservatore permanente nel Consiglio Artico".

A disposizione del programma Arcsar, Leonardo metterà un patrimonio unico in termini di know how e innovazione che va dagli elicotteri SAR (Search And Rescue), già usati da Canada, Danimarca, Norvegia e Regno Unito, ai sistemi per il pattugliamento marittimo, per le comunicazioni e per i dati e immagini satellitari, tecnologie integrate e soluzioni che consentono di prevenire e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, in linea con il Sustainable Development Goal (SDG) 13 dell’Agenda 2030 dell'Onu.

Se l'Italia è un player di punta in Artico con Leonardo, unica industria presente nel programma europeo Arcsar, è perchè "siamo riusciti ad offrire tecnologie particolarmente innovative" ha scandito Giovanni Soccodato, Chief Strategy and Innovation Officier di Leonardo. Con e-Geos (80% Telespazio e 20% Agenzia Spaziale Italiana) in Artico "abbiamo offerto una capacità di osservazione satellitare molto importante in un territorio così difficile e complesso, osservazioni basate su caratteristiche uniche" grazie al "Sensore radar capace di 'vedere' in ogni condizione meteorologica ed atmosferica" ha spiegato Soccodato rimarcando "l'amplissima gamma di tecnologie di Leonardo capaci di operare nell'ambiente dell'Artico", un ambiente "estremo e che richiede altissime prestazioni per condizioni meteorologiche, lunghe distanze e difficoltà di comunicazione".

Ci sono già "tecnologie adeguate per analizzare i fenomeni impattati dai cambiamenti climatici e oggi abbiamo" il sistema satellitare italiano "Cosmo-SkyMed che monitora anche l'arretramento dei ghiacci in Artico e che è dotato di tecnologie che rispondono già perfettamente" a questi obiettivi, ma "queste applicazioni si arricchiscono ora con la nuova tecnologia iperspettrale, che verrà in orbita con la missione Prisma dell'Asi" ha indicato l'ad di Telespazio e Coordinatore attività spaziali di Leonardo, Luigi Pasquali. "L'iperspettrale -ha proseguito Pasquali- aggiunge infatti la misura di caratteristiche chimiche e fisiche dell'oggetto osservato, quindi arricchisce tantissimo l'osservazione e le informazioni" del territorio.

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