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Consigli Regionali e Fondazione Inarcassa per legge su equo compenso

05 marzo 2019 | 15.58
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(Fotolia)
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La necessità di una legge nazionale su equo compenso per i professionisti per tutelare le libere professioni, difendere la dignità dei professionisti, per combattere l'evasione e garantire di qualità del lavoro. E' l'importate tema affrontato oggi in un confronto promosso dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali e delle Province autonome, Fondazione Inarcassa e la Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa.

"Una normativa omogenea per garantire la tutela delle libere professioni, garantire la qualità delle prestazioni, per contrastare l'evasione, il tutto per garantire al Paese un sistema delle professioni competitivo, elemento fondamentale per poter guardare ad un futuro di crescita", ha detto a margine dell'incontro Vito Santarsiero, presidente del Consiglio Regionale della Basilicata. Sulla scorta delle positive esperienze delle Regioni Toscana, Puglia, Calabria e Sicilia, che hanno approvato specifiche leggi regionali in materia di equo compenso, l’incontro di oggi è stata l’occasione dunque per la discussione di una proposta di legge, da incardinare a livello nazionale, in materia di equo compenso per i liberi professionisti.

Oltre Santarsiero hanno preso parte all'incontro Arturo Bova Consigliere della Calabria, Giovanni Malanchini Consigliere Segretario della Lombardia, Gianluca Cefaratti Vice Presidente del Consiglio regionale del Molise e Maurizio Colman Consigliere del Veneto. Per la Fondazione Inarcassa il Presidente Egidio Comodo, il Consigliere Antonio Guglielmini e l’avvocato Michele Mammone. Sono intervenuti inoltre il Vice Presidente della Camera Fabio Rampelli (FdI) e i deputati Chiara Gribaudo (Pd) e Luca Pastorino (LEU) che hanno confermato il loro personale impegno a continuare a seguire il tema, del quale si sono occupati e si stanno occupando, auspicando che possa rientrare quanto prima nell’agenda dei lavori parlamentari. Hanno, inoltre, espresso apprezzamento per l’iniziativa il deputato Andrea Mandelli (FI) e il senatore Agostino Santillo (M5S).

“Quella che stanno vivendo gli ingegneri e architetti liberi professionisti è una situazione economica ed occupazionale estremamente preoccupante. Dal 2007 al 2016 la contrazione reddituale degli ingegneri e architetti liberi professionisti è stata del 32% per gli under 40 e del 47% per gli over 40. - ha detto Comodo - Ma sono comunque i giovani i più colpiti, se pensiamo che il reddito di un giovane professionista under 40 si attesta a malapena sui 14 mila euro annui".

"L’abrogazione dei tariffari minimi e la grave crisi economica degli ultimi anni hanno deteriorato fortemente la condizione dell’intera categoria. - ha aggiunto Comodo - Senza considerare la pratica dell’offerta economica al massimo ribasso e l’assenza di parametri che giudichino l’equità del compenso previsto che hanno determinato un impoverimento della competitività, con inevitabili ripercussioni sulla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini” , ha detto Comodo.

“È importante che si possa arrivare ad una legislazione nazionale che faccia sintesi dell’accelerazione che è venuta dalle Regioni – ha detto Santarsiero – e che contenga i tre principi cardine delle leggi regionali in materia di equo compenso: la tutela delle professioni, la qualità della prestazione e la lotta all’evasione fiscale".

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