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"Fase difficile per Italia", allarme Istat

06 marzo 2019 | 11.34
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Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

''L'indicatore anticipatore ha registrato una ulteriore diminuzione, confermando le difficoltà dell'attuale fase ciclica dell'economia italiana''. A lanciare l'allarme è l'Istat nella nota mensile sull'economia a febbraio, sottolineando che "nel quarto trimestre 2018, il Pil italiano ha segnato una lieve diminuzione, la seconda consecutiva, caratterizzata da un contributo negativo delle scorte che ha bilanciato l’apporto positivo della domanda estera netta e di quella interna. Il valore aggiunto dei servizi è in aumento mentre si conferma la fase di difficoltà dell’industria nell’ultima parte dello scorso anno''.

Nel quarto trimestre del 2018 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e ha segnato una variazione nulla nei confronti di T4 2017, continua l'Istat. Rispetto al trimestre precedente si conferma il contributo positivo delle esportazioni nette (+0,2 punti percentuali) mentre anche il contributo della domanda interna torna lievemente positivo (+0,1 punti percentuali) sostenuto sia dai consumi sia dagli investimenti (Figura 4). La variazione congiunturale negativa del Pil è quindi principalmente dovuta alle scorte (-0,4 punti percentuali).

Il miglioramento dei consumi delle famiglie (+0,2% congiunturale) continua a essere trainato dalla spesa in beni durevoli (+1,8%) mentre rallenta la crescita degli acquisti di servizi (+0,1% dal +0,3% del trimestre precedente). Anche gli investimenti hanno segnato un aumento congiunturale (+0,1%) alimentato dalla ripresa della componente Impianti, macchinari e armamenti (+0,9%).

''L’occupazione si mantiene su livelli dei mesi precedenti con un aumento significativo dei dipendenti permanenti. L’inflazione torna ad aumentare ma il quadro complessivo indica un posizionamento su valori storicamente bassi. La fiducia di famiglie e imprese è peggiorata. L’indicatore anticipatore ha registrato una ulteriore diminuzione, confermando le difficoltà dell’attuale fase ciclica dell’economia italiana'', conclude l'Istat.

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