Avrebbe impedito ai commercianti di vendere prodotti di merchandising sotto licenza, come sciarpe e magliette, ad altri Paesi dello Spazio economico europeo
La Commissione europea ha multato Nike per 12,5 mln di euro, per aver impedito ai commercianti di vendere prodotti di merchandising sotto licenza, come sciarpe e magliette, ad altri Paesi dello Spazio economico europeo. La restrizione riguardava il merchandising di alcune delle squadre di calcio e delle federazioni più famose d'Europa, di cui Nike detiene la licenza, come Barcellona, Juventus, Manchester United, Inter e As Roma.
"I prodotti ufficiali della squadra del cuore, come sciarpe o magliette - afferma la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager - sono spesso oggetti di culto per i tifosi di calcio. Nike ha impedito a molti dei suoi licenziatari di vendere questi prodotti in altri Paesi, riducendo così la scelta offerta ai consumatori e facendo salire i prezzi". "Questo - continua la Vestager - viola le norme antitrust dell'Ue. La decisione di oggi garantisce che rivenditori e consumatori possano beneficiare appieno di uno dei principali vantaggi del mercato unico, vale a dire la possibilità di acquistare ovunque in Europa per avere accesso a un maggior assortimento di prodotti e a offerte più vantaggiose".
I prodotti di merchandising sotto licenza sono di varia natura (sciarpe, magliette, tazze, borse, lenzuola, articoli di cancelleria e giocattoli, solo per citarne alcuni) ma sono tutti accomunati dal fatto che riportano uno o più loghi o immagini coperti da diritti di proprietà intellettuale (Dpi), come marchi commerciali o diritti d'autore. Tramite un accordo di licenza, una parte (il licenziante) consente all'altra parte (il licenziatario) di sfruttare uno o più` Dpi in un determinato prodotto. Le licenze concesse dai licenzianti sono generalmente di natura non esclusiva, per aumentare il numero di prodotti di merchandising sul mercato e la copertura territoriale.
Nike disegna e vende calzature e abbigliamento sportivo, anche per squadre di calcio e federazioni. Questi prodotti sono di solito contraddistinti dai marchi registrati dell'azienda, come il nome o il logo (lo Swoosh, letteralmente 'fruscìo', il 'baffo' della Nike). Su altri articoli, i cosiddetti prodotti di merchandising sotto licenza, figurano invece solo i simboli di una squadra di calcio o di una federazione e non i marchi commerciali di Nike. In questi casi Nike agisce come licenziante dei Dpi e concede licenze a terzi, autorizzandoli a produrre e distribuire i prodotti: è proprio per questa sua attività di licenziante per la produzione e la distribuzione di merchandising che Nike è stata sanzionata dalla Commissione.
Tra l'altro, la casa Usa ha imposto ai licenziatari una serie di misure che miravano a limitare le vendite al di fuori del territorio loro assegnato. Nike è arrivata anche a minacciare i licenziatari di revocare le loro licenze, se avessero venduto al di fuori del territorio di competenza. Il comportamento illegale della Nike è durato circa 13 anni, fino al 27 ottobre 2017, creando barriere all'interno del mercato unico, a scapito dei consumatori europei. La casa Usa ha collaborato alle indagini, pertanto ha ottenuto uno sconto del 40% sull'ammenda.