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Boccia: "Da governo responsabilità o elezioni"

31 marzo 2019 | 15.47
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(Fotogramma/IPA) - FOTOGRAMMA
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"Nel caso questa paralisi continuasse, di fronte a un Paese che ha davanti a sé, nella prossima manovra economica, 23 miliardi di clausole di salvaguardia da onorare o affronti la situazione con responsabilità o, evidentemente, c'è qualcosa che non va, di cui bisognerebbe prendere atto. Dipende dai risultati ma il voto non andrebbe escluso". E' quanto ha detto il presidente della Confindustria, Vincenzo Boccia, ospite a 'In mezz'ora in più' su Raitre. L'eventualità di un ricorso al voto anticipato, ha continuato il presidente di Confindustria, "dipende dai risultati certo, ma non possiamo escludere nulla. Dipende dalla dimensione economica e dalla capacità del governo. O il governo riesce ad essere parte integrante di questi due aspetti, o se non abbiamo soluzioni, perché le divergenze sono tali, i conti li devono fare i due partiti di governo. Non noi", ha continuato Boccia. "Se le divergenze sono strutturali - ha insistito Boccia - non resta che prenderne atto e inutile andare avanti e galleggiare, perché ci troveremmo una manovra economica che non è affatto marginale". "Con il governo ora si è aperto un dialogo forte. Ci hanno convocato, abbiamo fatto le nostre proposte sulla crescita con un obiettivo chiaro: definire gli impatti sull'economia reale". "La questione sarà dirimente: nelle prossime settimane se dal dl crescita e da quello sblocca canteri arriveranno interventi massivi la crescita si potrà recuperare, se invece saranno interventi marginali, anche per conflitti interni al governo, la crescita non ci sarà". "E' evidente che ci siano delle grandi divergenze tra i due maggiori partiti di governo ma è anche evidente che, data la dimensione economica che il Paese sta vivendo, servirebbe compattezza. Confindustria e sindacati lo hanno dimostrato, dando un esempio di come, in un momento delicato della vita del Paese, abbiano fatto prevalere lo spirito di comunità e compattezza. Ci auguriamo che anche i due partiti che sono a capo del governo lo facciano".

L'SMS E LA CHAT DI WHATSAPP - "Presidente mentre entravo in Borsa a N.y mi avete fatto questo regalo". Questo, in uno slang decisamente napoletano, l'sms che il vicepremier Luigi Di Maio ha inviato al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel momento in cui il Csc ha reso noto i dati sulla crescita zero per il 2029. A rivelarlo, nel corso di Mezz'ora in più su RaiTre, lo stesso Boccia che ha ammesso di aver ricevuto uno Wa, 'più pungente' anche dal vicepremier Matteo Salvini che diceva: "Complimenti per il dato". Reazioni dunque differenti. "Il dialogo con Di Maio in queste settimane si è consolidato, poi si vedrà cosa farà il governo", prosegue Boccia che però riconosce come anche i toni di Salvini si siano successivamente smorzati. "I dati del Csc non volevano prefigurare un attacco al governo ma voleva essere una presa d'atto di un rallentamento per sollecitare una reazione. Ora la sfida è tutta sui due provvedimenti varati in queste settimane, il ddl sulla crescita e quello sullo sblocca cantieri", conclude.

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